Supera il miliardo all’anno in gettito Comunale delle sanzioni per il codice della strada, una situazione che però, nel corso degli ultimi 12 mesi, ha visto soltanto una riscossione del 45%.
In cima alla classifica c’è la città di Bolzano con una percentuale pari al 70,4% seguito poi dalla Campania con il 23% e dalla Sicilia con il 22,8%.
In diverse occasioni capita che gli italiani ricevano una multa, delle sanzioni che in un anno sono circa 10 milioni.
Multe che però non sempre vengono pagate poiché il tasso di riscossione si aggira intorno al 45% vedendo una grandissima oscillazione tra nord e sud.
Ed è per questo motivo che preoccupa molto il saldo dei verbali a causa della tregua fiscale che verrà introdotta nella Manovra del 2023.
Per quanto riguarda le multe, i dibattiti verranno sviluppati a livello locale proprio perché il Governo è intenzionato ad affidare ai sindaci ogni decisione riguardo al saldo e stralcio.
In questo modo i primi cittadini si trovano di fronte ad una scelta e quindi devono decidere se cancellare definitivamente o agevolare il pagamento delle multe.
In ogni caso si tratta di una decisione che manderà su tutte le furie coloro che sono sempre abituati a pagare ogni sanzione.
In linea di massima è possibile affermare che, qualsiasi sia la scelta del sindaco, ci sarà sempre qualcosa su cui discutere.
Infatti la discussione in questione riguarda unicamente gli italiani e le multe che ricevono ogniqualvolta disobbediscono al codice della strada.
E’ poco meno di 8 miliardi il valore delle multe riscosse di fronte a 19 miliardi di crediti comunali che si trovano presso l’agenzia nazionale della riscossione.
Una percentuale che va ben oltre il 40%. Parlando di numeri, si sta facendo riferimento a più di 42 milioni di verbali che ancora non sono stati pagati.
Ma quale sarà il loro destino una volta che entrerà in gioco la tregua fiscale? Saranno i sindaci a decidere in che direzione muoversi.
Le ipotesi che per il momento apprezzano di più agli automobilisti è l’eliminazione delle cartelle fino a 1.000 euro in quel periodo che va dal 2011 al 2015.
Una condizione che vedrà cancellati 11 milioni di verbali, ossia un quarto degli arretrati.
Per quanto riguarda quelli più recenti, gli automobilisti potranno ottenere un taglio degli interessi di mora in quanto le multe rientrano nella categoria delle sanzioni.
L’ultima parola sarà dei sindaci, una situazione che per loro non sarà per nulla semplice.
Infatti per i comuni il pagamento delle multe è sempre stato un modo per rientrare delle spese.
Si tratta di una sanzione che nelle casse dei sindaci porta circa un miliardo di euro all’anno anche se però è necessario sottrarre circa 1,5 miliardi di sanzioni non incassate.
I dati Istat sulla questione parlano chiaro. Le sanzioni pagate durante lo stesso anno variano in base alle regioni.
In Trentino, le sanzioni pagate si aggirano intorno al 65,4%, mentre in Veneto la percentuale è del 57%.
In Lombardia la percentuale si aggira intorno ai 48,4% mentre in Toscana parliamo del 44,2%.
Crolla totalmente nel Lazio che vede una percentuale pari al 36%, mentre in Campania la cifra è del 23% e del 22,8% in Sicilia.
Nel 2021 il Comune di Roma è riuscito ad incassare 65,3 milioni di multe su 185,8 accertamenti mentre, nella città di Napoli, le entrate sono state di 16,7 milioni su 105,2.
Le multe che non vengono pagate vengono subito inserite all’interno del Circolo della riscossione coattiva che risulta essere molto vizioso per quanto riguarda proprio il recuperi.
È proprio questo il fenomeno che si trova alla base delle multe che sono sempre più numerose all’interno dell’Agenzia delle riscossione.
È tutto questo che dovranno valutare i sindaci prima di decidere in che modo muoversi verso gli arretrati.
È molto importante però che questi facciano attenzione alla decisione presa proprio perché la tregua fiscale nasce soprattutto per venire incontro ai contribuenti che stanno vivendo una grande difficoltà provocata prima dalla pandemia e poi dalla crisi energetica.
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