Rossana Jane Wade era stata stuprata e strangolata nel 1991 dal fidanzato a Fiorenzuola (Piacenza), la ragazza aveva 19 anni. Anni dopo l’efferato omicidio, il giudice civile di Bologna, Alessandra Arceri ha condannato l’Italia per inadempimento a una direttiva europea, che prevede l’indennizzo dello Stato in caso di reati violenti dolosi quando non sia possibile conseguirlo dal reo. Il ministero della Giustizia e la presidenza del Consiglio dovranno risarcire con 100mila euro la madre di Rossana Jane Wade.
Per l’omicidio della ragazza fu arrestato e condannato il fidanzato, Alex Maggiolini. La sentenza, emessa nel 1995 prevedeva anche il risarcimento alle parti civili, ma la madre non ha mai ottenuto nulla.
La donna aveva chiesto 250 mila euro per l’inadempimento da parte dello Stato italiano della norma dell’Unione Europea. Il giudice Arceri ha ricordato che la Commissione europea ha indirizzato il 17 ottobre 2013 un parere motivato all’Italia, accusandola di non aver adottato i provvedimenti necessari per modificare la propria legislazione, al fine di ottemperare agli obblighi previsti dalla normativa europea: la conseguenza è che alcune vittime di reati intenzionali violenti potrebbero non aver accesso all’indennizzo cui avrebbero diritto.