Paura alle 4 di questa mattina, sull’isola di Stromboli. Il vulcano ha, di nuovo, iniziato al sua attività provocando anche una piccola onda tsunami. Un’allerta costante sull’isola.
Il sindaco dell’isola siciliana è, però, come la sua popolazione, preparato e sempre pronto a qualsiasi emergenza.
Il vulcano che riprende la sua attività e fa paura. Ma gli abitanti dell’isola di Stromboli, in Sicilia, sono abituati anche se, ogni volta, è sempre una “paura” ed un’emozione diversa. Da questa mattina, precisamente dalle ore 4, un’intensa attività magmatica è iniziata, finendo in mare, e tanto da provocare anche una piccola onda tsunami.
Paura fra la popolazione ma, anche, consapevolezza che bisogna convivere con il vulcano, specie per chi è nato lì, da anni ci vive o per chi, semplicemente, ha scelto di andarci ad abitare. Anche il sindaco dell’isola, Riccardo Gullo, assicura che la popolazione è preparata, ma che non bisogna abbassare la guardia e che la situazione va seguita con estrema attenzione.
Ad oggi, e in questo periodo che non è del tutto turistico, sull’isola siciliana si contano circa 600 persone, fra abitanti e turisti. Ciò che conta è che, come afferma e rassicura il primo cittadino, dove abita la maggior parte della popolazione, “non ci sono fenomeni forti” da mettere tutti in allerta.
Sta di fatto che la situazione vulcanica è sotto controllo da parte dell’Istituto Nazionale di Vulcanologia e delle varie autorità locali. Un incontro, per capire l’entità del fenomeno in tutti i suoi aspetti e la relativa pericolosità, si terrà questo pomeriggio e vedrà, insieme, la Prefettura di Messina, la Protezione Civile e l’Ingv.
C’è da precisare, però, che, rispetto al “piano emergenza Stromboli” stilato nel 2015, oggi si passa ad un’allerta di colore arancione per quel che riguarda l’attenzione da porre a questo tipo di fenomeno.
Data anche la piccola onda tsunami che se ne è venuta a creare questa mattina all’alba, viene previsto un innalzamento del livello di attenzione e guarda anche verso la costa e verso le imbarcazioni, ponendo a queste ultime proprio una maggiore distanza dalla costa stessa.
Il sindaco ha, inoltre, affermato che, se necessario, anche in seguito alla valutazione della situazione e all’evolversi della stessa, sarà valutato se necessario “spostare qualche imbarcazione”. Al momento, però, non è previsto alcuni stop agli aliscafi che arrivano né, tantomeno, all’arrivo giornaliero dei turisti.
Dal punto di vista geofisico, invece, un cratere è crollato dopo la forte esplosione. Ma neanche qui c’è da preoccuparsi in modo eccessivo. Il fenomeno è tale ogni qualvolta c’è un’esplosione, e non preoccupa la popolazione.
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