L’episodio si è registrato in una scuola superiore di Pula, in provincia di Cagliari. La vittima è uno studente di 17 anni, che è stato ricoverato in ospedale.
La prognosi del nosocomio sardo è di due settimane. I genitori del 17enne ferito hanno denunciato l’accaduto ai carabinieri.
Fortunatamente – come ha fatto sapere il padre del ragazzo – la pala è stata usata di piatto, altrimenti le conseguenze sarebbero state ben più drammatiche. I genitori della vittima stanno valutando azioni legali contro lo studente che si è reso responsabile dell’aggressione ai danni del figlio.
Lo ha colpito alla testa con una pala da giardino. Un colpo violento quello inferto allo studente di una scuola superiore di Pula, provincia di Cagliari. A raccontare l’episodio è il padre della vittima, che a L’Unione Sarda, ricostruisce quei drammatici attimi. L’aggressione ai danni del figlio sarebbe avvenuta durante la pausa, quando un suo compagno di classe, per cause ancora in corso di accertamento lo ha colpito alla testa con una pala.
«Per fortuna è stata usata di piatto. Se fosse stata di taglio non so come sarebbe andata a finire»
ha detto il padre della vittima. L’aggressione risale alla scorsa settimana, ma è stata resa nota soltanto nelle scorse ore. Nei prossimi giorni i genitori del 17enne aggredito decideranno se e come muoversi contro l’aggressore del figlio. A colpirlo sarebbe stato un coetaneo, che vive una situazione di disagio e con il quale non ci sarebbero mai stati screzi.
Il 17enne ferito dal compagno di classe è stato trasferito d’urgenza al Policlinico di Cagliari, a bordo di un’ambulanza: i profondi tagli al capo sono stati curati con numerosi punti di sutura. La prognosi dell’ospedale è di due settimane.
Carabinieri – Nanopress.it I genitori della vittima hanno denunciato l’accaduto ai carabinieri. I militari, guidati dal comandante Bruno Caruso, sanno di doversi muovere su un terreno fragile, per il profilo complesso dell’aggressore.
«Noi vorremmo che la scuola prendesse provvedimenti. Sappiamo che c’è stato l’invito ai genitori dell’aggressore affinché non lo mandino più a scuola. Vorremmo certezze, tutti i ragazzi ora vivono nella paura»
ha detto il padre del ragazzo che è stato aggredito dal compagno di classe.
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