A Roma, uno studente ha trovato una vite di quattro centimetri nella lasagna della mensa scolastica.
All’Istituto Comprensivo di Monterotondo, a Roma, uno studente ha trovato una vite autofilettante di 4 centimetri nella lasagna che stava mangiando all’interno della mensa scolastica. Da accettare se si tratti o meno di un atto di sabotaggio o di natura goliardica. Intanto, è stata avviata un’indagine sul caso, seguita dai Carabinieri di Monterotondo. Inoltre, la Procura di Tivoli è al lavoro per ricostruire l’intera filiera al fine di comprendere dove è avvenuta la manomissione prima del porzionamento finale avvenuto nell’istituto di Monterotondo, dove è stata ritrovata l’oggetto ferroso.
Uno studente dell’Istituto Comprensivo di Monterotondo, a Roma, ha trovato una vite autofilettante nella lasagna che aveva scelto di mangiare all’interno della mensa scolastica. Al momento, non si conosce la natura del gesto che potrebbe far capo a un atto goliardo o a uno di sabotaggio.
Non è la prima volta che, in una mensa scolastica, si verificano casi di questo tipo: già l’anno scorso, infatti, sono stati registrati atti del genere che, nei fatti, possono essere estremamente pericolosi per i bambini e i ragazzi che mangiano il cibo della mensa a pranzo.
Il caso di Monterotondo, infatti, ha luogo a un anno di distanza da atti analoghi. Nel mese di aprile del 2021, infatti, fu installato un metal-detector nel sistema di confezionamento degli alimenti da parte della ditta assegnataria che si occupava della distribuzione del cibo. Quest’anno, però, si è aggiudicata l’appalto un’altra ditta.
Come dicevamo, non si sa se tale gesto sia frutto di un atto goliardico o di sabotaggio. Le ipotesi in questione, infatti, possono essere varie e che vanno tenue in considerazione in questa fase iniziale, durante la quale potrebbe anche emergere che l’atto è stato del tutto volontario.
Il sindaco di Monterotondo, Riccardo Varone, ha deciso, in via precauzionale e per tutelare la salute e la vita degli studenti, di sospendere il servizio mensa in tutte le scuole del territorio.
Una decisione che viaggia, di pari passo, con il lavoro della Procura di Tivoli, incaricata di fare chiarezza sulla vicenda e di ricostruirne l’esatta dinamica, al fine di arrivare a capo della filiera, per capire cosa è andato storto nel processo di confezionamento dei cibi poi serviti nelle mense scolastiche. Indagano sul caso i Carabinieri di Monterotondo.
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