Studentessa racconta su Facebook le molestie subite a Torino: «Ditemi che non serve il femminismo»

Torino


Martina Pagani, una studentessa di Torino, ha deciso di raccontare su Facebook le molestie che ha subito girando da sola per strada di sera. Uno sfogo cominciato e concluso così: «Per favore, ditemi ancora che non serve il femminismo».
Martina Pagani, studentessa di giornalismo, ha voluto rendere pubblico il racconto delle molestie che ha subito (per fortuna solo a voce) e che quotidianamente subiscono tantissime altre ragazze quando girano da sole: «Oggi per tornare a casa ho fatto un pezzo a piedi. Poco più di un chilometro. E in quel chilometro mi hanno accompagnata fischi, commenti, urli e gesti di decine (non scherzo, decine) di uomini ubriachi e non. Italiani e non italiani, giovani e anziani, addirittura un padre di famiglia con figlioletta nel passeggino. Uomini seduti fuori dai negozi, uomini in bici e uomini in macchina che hanno rallentato solo per farmi sapere che ho delle tette giganti e chiedermi se potevano farci un giro sopra».

E ancora: «Una di queste persone mi ha seguita nonostante avessi accelerato il passo e poi alzato la voce. In una strada affollata, nessuno ha pensato che fossi in difficoltà. La persona in questione si è allontanata solo quando ho iniziato a digitare 112 sul telefono, conscio forse del fatto che nel mio quartiere c’è sempre una volante di pattuglia».

Ecco il post completo su Facebook:

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