Grazie ai nuovi incentivi si potranno cambiare le stufe a legna divenute ormai troppo usurate, un modo di ridurre emissioni inquinanti legate alla combustione del combustibile di legna o pellet.
Con il riscaldamento a gas, che si presenta come un salasso, a causa dell’inflazione all’11% in salita e del conflitto tra Russia e Ucraina il pensiero di cambiare la vecchia stufa con una nuova è molto allettante.
Il riscaldamento con la stufa a legna offre diversi vantaggi, oltre alla possibilità di godere della vista di una fiamma che arde.
Siamo in un periodo in cui si tende a stare in casa e, tra una cosa e l’altra, si esce meno, tranne per occuparsi delle spese in occasione delle festa del Natale ormai prossimo.
Una delle ultima tendenza del design è quella delle stufe a legna, utilizzate per riscaldare la casa e per creare atmosfere accoglienti in cui sentirsi bene a casa. Questo tipo di riscaldamento spesso si presenta come il tipico focolare a parete, e presenta una serie di vantaggi, sia pratici che estetici.
Le stufe a legna moderne riscaldano in modo più efficiente, emettono meno emissioni nocive e sono generalmente meno ingombranti delle stufe di un tempo e dei caminetti tradizionali.
Inoltre i caminetti possono diventare ingombranti in alcuni spazi, e la stufa a legna è un’ottima alternativa.
Con il nuovo incentivo di 1.000€ euro chi ha in mente di cambiare la vecchia stufa con una più nuova e funzionale ha una possibilità in più.
A chi sceglie di passare dai vecchi sistemi di stufe a legna a soluzioni più moderne per cui all’avanguardia, una Regione riserva un bonus di 1.000 euro.
Per la specifica collocazione geografica, sono diverse le case in cui sono presenti delle stufe a legna o a pellet. In questi territori ovviamente è possibile riscontrare un maggiore inquinamento dovuto all’emissione di fumi.
L’incentivo del bonus 1000 euro aiuta nella dismissione dei vecchi impianti, in favore dei nuovi la cui classe energetica superiore, non solo fa risparmiare ma inquina meno.
Quanti abitano nella regione Trentino potranno fare richiesta dell’incentivo di 1000 euro per sostituire la vecchia stufa con una di nuova generazione. Sono 5 milioni di euro i fondi stanziati dalla provincia autonoma di Trento, allo scopo di incentivare le persone a sostituire le vecchie stufe.
Proprio il Trentino rientra tra quelle regioni in cui sono numerose le forme di riscaldamento da stufe a legna o a biomassa.
Per ridurre il livello di inquinamento, la Regione Trentino, in accordo con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, si è impegnata a partecipare al 20% del finanziamento totale di cinque milioni di euro previsto per il 2023.
Stando ai risultati di uno studio dell’Ufficio europeo dell’ambiente, il riscaldamento domestico a legna è all’origine della metà delle quantità di particolato fine e di fumo nero rilasciate nell’Unione europea.
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