Nelle ultime ore emergono sempre dettagli più inquietanti della violenza di gruppo avvenuta a Palermo lo scorso luglio ai danni di una ragazzina di 19 anni da un branco di 7 giovani, con una età compresa tra i 17 e i 22 anni. Su Telegram è partita la caccia per avere il video della violenza, creando appositi canali di ricerca.
Nel frattempo è iniziata la battaglia legale per i 7 ragazzi accusati di aver stuprato la 19enne lo scorso 7 luglio. Per uno di loro, il più piccolo del gruppo, il quale ha confessato della violenza, il giudice ha disposto la scarcerazione e il trasferimento in una comunità.
In queste ore, dopo che è stato reso noto il fermo immagine di una telecamera di sorveglianza in cui ritrae il branco con la ragazza, gli utenti di Telegram sono a caccia del video integrale della violenza di gruppo, disposti anche a pagare bene per averlo tra le mani.
“Chi ha il video di Palermo? Scambio bene”.
Questo è quanto si legge nelle ultime ore nei gruppi di ricerca nel servizio di messaggistica istantanea, creando appositi canali soprannominati “Video ragazza Palermo”. Secondo quanto riportato dal quotidiano la Repubblica, su revenge porn ci sarebbero una decina di gruppi, tutti a caccia del video macabro.
Dopo la violenza fisica, purtroppo adesso è arrivata quella mediatica. Da quando sul web è in circolazione il fermo immagine che ritrae la 19enne con il suo branco, gli utenti di Telegram sono a caccia del video dello stupro, avvenuta lo scorso 7 luglio e ripresa con uno smartphone da uno dei ragazzi responsabili della violenza.
In queste ore sono stati creati due gruppi su Telegram, uno pubblico e l’altro privato, con rispettivamente 12 mila e 14 mila iscritti. La chat hanno come unico obiettivo di ritrovare il video della violenza e alcuni utenti sono persino disposti a pagare bene.
Il quotidiano la Repubblica, ha riportato alcuni scambi di messaggi. Alcuni sono disposti di barattare con foto e video di minori in biancheria, madri e sorelle riprese dai buchi della serratura.
Farebbero di tutto pur di avere quel video che ad oggi non sembra essere in circolazione e non si trova facilmente. Nel frattempo, sabato scorso è iniziata la battaglia legale per i 7 ragazzi, accusati di avere stuprato la ragazza di 19 anni.
Per uno di loro, il più piccolo del gruppo, il quale ha confessato della violenza, il giudice ha disposto la scarcerazione e il trasferimento in una comunità.
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