Sui social network sta circolando da diversi giorni una falsa foto degli stupratori di Rimini. In molti hanno commentato e condiviso su Facebook e Twitter quattro foto di persone – in realtà arrestate per spaccio oltre un anno fa – definendoli come gli stupratori che la notte di sabato 26 agosto, hanno violentato una ragazza polacca e picchiato il suo fidanzato sulla spiaggia di Rimini, per poi abusare di un trans incrociato sulla statale, sulla via della fuga.
NON SONO QUELLI IN FOTO GLI STUPRATORI DI RIMINI
Ma gli stupratori di Rimini non sono quelli immortalati nelle foto in circolazione sui social in queste ore e rilanciati anche dalla giornalista del Giornale Chiara Giannini, la quale ha condiviso l’immagine su Facebook sovrastata dalla scritta Riminitoday, commentando: “Ed ecco i quattro stupratori di Rimini. Belle faccine. Se li vedete? Per me potreste iniziare a portarli in piazza, davanti agli italiani”.
La stessa testata giornalistica online ci ha tenuto a precisare che la foto in realtà si riferisce a quattro persone arrestate nel 2016 per spaccio, e dunque non c’è nessun legame con gli aggressori responsabili degli stupri di Rimini.
Già quando si sapeva che le foto condivise erano false e non raffiguravano gli stupratori, la sera di martedì, anche Alessandro Meluzzi, noto personaggio televisivo, ha ripreso la fotografia su Twitter, con il commento: “I nuovi italiani stupratori di Rimini accolti e integrati dai buonisti cattocomunisti! Adesso basta davvero con questi schifosi subanimali!”
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Meluzzi ha poi ammesso che non si trattava della fotografia dei quattro sospettati del doppio stupro di Rimini, ma non ha provveduto a cancellare il tweet originale.
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