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Lo spettacolo ‘Giudizio universale’ di Marco Balich ha festeggiato le sue prime 50 repliche e ce ne ha parlato Diana Bracco, presidente della Fondazione omonima che ha sostenuto il progetto culturale che ha già coinvolto oltre 6.000 studenti provenienti da scuole elementari e medie (inferiori e superiori): “Siamo molto soddisfatti perché ogni mattina abbiamo 500 giovani delle scuole del Lazio dai 9 ai 19 anni. Dopo che avremo esaurito le scuole del Lazio allargheremo alle altre regioni il progetto educativo e didattico Artainment@School che diventerà quindi un programma nazionale di education”, chiarisce la presidente.
‘Giudizio Universale. Michelangelo and the secrets of the Sistine Chapel‘, questo il titolo completo dello spettacolo che è stato replicato per la cinquantesima volta all’Auditorioum Conciliazione di Roma, è stato presentato in sala da Diana Bracco, dalla direttrice dei Musei Vaticani (consulenti scientifici della produzione) Barbara Jatta e dal regista dello Balich. Presente anche l’ambasciatore italiano presso la santa sede, Pietro Sebastiani.
La serata all’auditorium romano ha visto la presenza di circa 700 invitati, ovvero rappresentati diplomatici accreditati presso la Santa Sede ed esponenti della cultura, della politica e dell’economia italiani; fra i tanti lo storico dell’arte Claudio Strinati, Lamberto Dini, il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Maria Elena Boschi, il presidente di UnionCamere Ivan Lo Bello, gli imprenditori Sergio Dompè e Franco Debenedetti.
L’after show è stato ospitato nel rinascimentale Palazzo Borromeo, sede dell’Ambasciata italiana presso la Santa Sede, dove l’ambasciatore Sebastiani ha fatto da ‘padrone di casa’ sottolineando il legame fra arte e diplomazia: “C’è un rapporto molto stretto, soprattutto per un paese come il nostro che obiettivamente è una superpotenza in campo culturale. Io sono stato per quattro anni all’Unesco come rappresentante permanente aggiunto e posso testimoniare che siamo un Paese di referenza a livello mondiale. Del resto siamo anche il Paese che ha più siti nel patrimonio mondiale dell’Unesco”, ha detto il diplomatico.
Quanto al futuro dello show, dopo i tanti mesi di repliche di successo a Roma è probabile che possa essere allestito nuovamente in altre città italiane o anche all’estero. La Bracco assicura: “Questo spettacolo è adatto a portare l’Italia nel mondo perché è talmente bello, è talmente coinvolgente lo show che secondo me in ogni Paese porterebbe la voce italiana e l’attrazione verso l’Italia”.
In collaborazione con AdnKronos