Finalmente Fabio Ridolfi potrà porre fine alle sue sofferenze, dovute a una terribile patologia irreversibile che lo costringe a letto da 18 anni.
L’uomo inizia oggi la sedazione per alleviare le sue sofferenze e quella della famiglia che lo ha sempre amato e sostenuto.
Chi è Fabio Ridolfi
Nato il 5 marzo 1976 a Chieri, in provincia di Torino, Fabio Ridolfi è un bambino appassionato di arte e musica, tanto da frequentare la scuola di arte di Urbino e mettere su un gruppo musicale negli anni Novanta.
Amante del calcio e tifoso della Roma, lavora nel settore dell’edilizia nell’impresa di suo padre e nel 2003 cambia lavoro e diventa muratore in un’altra ditta del suo paese.
Questo è il lavoro che svolge fino all’anno seguente, in cui la sua vita cambia drasticamente quando durante una cena in famiglia è colpito da un malore che gli causa la perdita dell’equilibrio e l’intorpidimento di parte del corpo.
Viene trasportato in ospedale e qualche giorno dopo arriva una terribile diagnosi: tetraparesi da rottura dell’arteria basilare, in parole semplici una patologia irreversibile, che lo immobilizza a letto senza che possa muovere nessuna parte del suo corpo, eccetto gli occhi, che per lui sono diventati fondamentali poiché unico mezzo per comunicare tramite un puntatore oculare.
Sono stati fatti numerosi tentativi per riabilitare Fabio, ma le sue condizioni non migliorano, tanto che si scoraggia e rinuncia alla fisioterapia.
Fabio è stanco di vivere e oggi, a 18 anni dalla diagnosi, chiede di poter morire dignitosamente e porre fine alle sofferenze.
Tuttavia non vuole causare problemi legali alla sua famiglia e quindi contatta l’Associazione Luca Coscioni per capire cosa preveda il testamento biologico.
Dopo aver approfondito gli aspetti legali con un notaio, adempie a ciò che occorre per far valere la sua volontà e a gennaio di inizio anno chiede all’Azienda Sanitaria Unica Regionale delle Marche di poter accedere al suicidio assistito.
La risposta dell’Asl
Finalmente Fabio Ridolfi, che oggi ha 46 anni, si è visto accogliere la sua richiesta dopo che il comitato Etico ha valutato la situazione.
In data odierna, ossia il 13 giugno, inizia la sedazione profonda e continua che l’uomo ha scelto per porre fine alla sua vita. Per riceverla verrà trasferito all’hospice di Fossombrone.
Tanti sono coloro che hanno voluto salutarlo e trasferirgli il loro amore, in primis la famiglia, che lo ha sempre sostenuto in questa decisione.
In particolare, il fratello Andrea incoraggia a non essere tristi per lui perché in questo modo sarà finalmente libero dal dolore.
Il paese di Fermigliano ha organizzato ieri sera una veglia in suo onore a cui erano presenti tantissime persone per dimostrare la vicinanza a Fabio Ridolfi, fra cui il gruppo musicale con cui suonava da ragazzo, che gli ha dedicato una bellissima versione di un brano dei Metallica.
Sono accorse le associazioni locali, la Pro Loco e i tifosi della Fermignanese, che lo hanno salutato con lo striscione ‘Rispetto per Fabio‘.
Finisce così, nell’affetto di chi lo ha conosciuto, ma anche di chi ha solo appreso la sua triste storia, la vita di Fabio, dopo che finalmente è stata scelta una procedura idonea e il farmaco giusto, elementi che hanno sbloccato la pratica di suicidio assistita ferma ormai da troppo tempo.