Massimiliano, 44 anni, fa un appello sul web e chiede di essere aiutato a morire, chiedendo di avere accesso al suicidio assistito. Ecco il video pubblicato su Youtube.
Chiaro e diretto il messaggio di Massimiliano, detto Mib, 44 anni della Toscana che soffre di una forma molto grave di sclerosi multipla da sei anni: vuole morire.
Massimiliano si è rivolto all’Associazione Luca Coscioni, un’associazione no profit che ha tra le sue priorità quelle di affermare la libertà civile e i diritti umani. Nel suo video fa un appello chiaro, ecco cosa dice.
A 44 anni Massimiliano è esausto, non ce la fa più a sopportare la paralisi dovuta a una forma molto grave di sclerosi multipla, che l’ha colpito sei anni fa.
L’uomo, insieme al padre, ha lanciato un messaggio tramite il canale YouTube dell’Associazione Luca Coscioni, che lo ha aiutato a diffondere il suo appello.
Massimiliano non rientra nei casi previsti dalla sentenza 242/2019 della Corte Costituzionale, per l’accesso al suicidio assistito in Italia. Questo perché non è tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale, quindi non può accedere alla procedura.
Nel suo messaggio dice:
Posso muovermi solo in sedia a rotelle con l’aiuto di qualcuno. Non sono più autonomo in niente, non posso più alzarmi dal letto o andare in bagno da solo. La malattia progredisce e peggiora giorno dopo giorno
Nel video, Massimiliano dice poche parole, forti ma chiare:
Se non avessi paura del dolore, avrei già provato a togliermi la vita più di un anno fa, per questo vorrei essere aiutato a morire senza soffrire in Italia ma non posso perché non dipendo da trattamenti vitali. Sto pensando di andare in un altro Paese
Nel suo videoappello, Mib afferma di avere tutta la sua famiglia e i suoi amici dalla sua parte, che rispettano la sua scelta e chiede una mano a chi potrebbe fare qualcosa per aiutarlo.
Dopo questo messaggio di Massimiliano, l’Associazione Luca Coscioni ha rilasciato una nota, in cui spiega che nel nostro Paese sono in aumento le richieste di aiuto, da parte delle persone che chiedono informazioni sul fine vita.
Più di 20 persone al mese, dicono, chiedono aiuto e vogliono il modulo per accedere al suicidio assistito medicalmente.
Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, afferma:
Dopo l’accompagnamento di Romano e la mia autodenuncia, i capi dei partiti e i rappresentanti del Governo hanno scelto la strada del silenzio assoluto, forse nella speranza che noi prima o poi ci fermeremo o che la questione possa essere spazzata sotto il tappeto. Noi invece andiamo avanti. Insieme agli altri componenti dell’associazione Soccorso civile”
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