L’argomento del suicidio assistito divide sempre molto l’opinione pubblica, come nell’ultimo caso ossia quello di Stefano Gheller.
Il 49enne di Cassola, in provincia di Vicenza è affetto da distrofia muscolare e a giugno aveva fatto richiesta per il suicidio assistito e ora questa è stata accolta.
Accolta la richiesta di Stefano Gheller
Stefano ha 49 anni e il suo caso è molto seguito da quando il 30 giugno fece la richiesta all’Aulss 7 Pedemontana per poter scegliere quando morire.
Oggi ha incontrato il direttore e finalmente la sua richiesta è stata accolta rendendolo davvero felice perché potrà decidere quando porre fine alle sue sofferenze.
La sua richiesta è stata ascoltata e l’uomo affetto da distrofia muscolare ha dichiarato di essere molto felice di questa decisione perché quello che lui chiede da mesi a gran voce è semplicemente un diritto che anche se fa storcere il naso a molti, deve rimanere tale.
Non tutti possono immedesimarsi in una persona come Stefano, che ogni giorno lotta contro una malattia che peggiora sempre di più costringendolo a vivere attaccato alle macchine.
Stefano infatti ha bisogno di un respiratore con mascherina che deve indossare 24 ore al giorno e questa condizione sta diventando sempre più insostenibile per lui.
L’uomo è soddisfatto per le risposte tempestive dell’Aulss e spera che il suo caso possa servire per altri analoghi, perché ci sia una svolta in questo ambito. Infatti l’iter burocratico per ottenere questi risultati è spesso molto più lungo e complicato.
“quando deciderò di morire la mia aulss sosterrà tutte le spese necessarie”.
La decisione verrà presa dal 49enne in base a diversi fattori, fra cui ovviamente il decorso della malattia e quindi gli impedimenti ulteriori che comporterà.
In secondo luogo, Stefano valuterà quanto effettivamente la Regione Veneto lo aiuterà economicamente per le spese assistenziali adeguate ai suoi bisogni e per quanto riguarda l’assistenza, ad esempio già in passato si era lamentato perché ne aveva bisogno anche di notte e non solo di giorno.
“mi scuso se ultimamente non ho interagito molto ma non sto bene sia fidicamente che mentalmente, però vi voglio bene e ringrazio tutti coloro che mi stanno vicino”
così ha concluso la sua intervista in cui ha informato tutte le persone che gli stanno vicino personalmente e non, di questa novità.
Chi è Stefano Gheller
Stefano ha oggi 49 anni ma da quando ne aveva 15 è su una sedia a rotelle.
La sua condizione è cominciata a peggiorare sempre di più a partire dall’adolescenza ma in realtà la distrofia muscolare faccio scapolo omerale lo affligge dalla nascita.
Stefano vive a Cassola da solo e la stessa malattia degenerativa di cui soffre gli ha tolto anche la madre e ha colpito anche la sorella Cristina.
Ora lo costringe a vivere attaccato a un respiratore.
In merito alla sua richiesta all’Aulss di fine giugno, precisò che l’aveva fatto poiché stava notando che le sue condizioni sono in peggioramento molto veloce e quindi non vuole soffrire ulteriormente.
Quando ha fatto questo passo sono molti coloro che gli hanno espresso vicinanza e affetto, come il vescovo di Vicenza.
Stefano poteva anche andare in Svizzera a fare lo stesso trattamento ma ha deciso di rimanere nel suo Paese poiché in effetti c’è una legge nel 2017 che prevede il diritto a sospendere le cure nei casi gravi e quindi a procedere con la sedazione profonda e quindi con il suicidio assistito.
Già nel 2020 Stefano aveva pensato all’eutanasia ma ha deciso di rimandare perché voleva realizzare qualche sogno.
Dopo che il suo caso è diventato pubblico molti sono andati a trovarlo e in una precedente intervista aveva parlato proprio dei suoi desideri che per altre persone potrebbero sembrare azioni normali, come un viaggio a New York.
Stefano vorrebbe anche incontrare il suo idolo Madonna, per ora si accontenta di questa vittoria, ossia la libertà di poter decidere della sua vita quando vuole.