E’ arrivato un talent a condire l’estate di Canale 5: The Winner is, in onda nella prima serata del giovedì. La gara canora, la cui prima edizione risale al 2012, vede sfidarsi due concorrenti in ciascuna manche. A decretare la vittoria è la giuria popolare presente in studio a cui si aggiunge un giudice d’eccezione: la regina dei talent Mara Maionchi. A commentare le esibizioni anche un altro celeberrimo volto del piccolo schermo: Alfonso Signorini.
Ma la sfida più grande è in realtà quella che ciascun concorrente deve affrontare con se stesso. Ebbene sì, perché al termine delle loro esibizioni, i protagonisti della competizione devono sostenere un’ardua scelta: tentare di proseguire nella gara, pur correndo il rischio di essere eliminati e quindi tornare a casa a mani vuote, oppure abbandonare il gioco, mettendo però in saccoccia un consistente gruzzolo di denaro che parte da 10.000 euro e aumenta, mano a mano che si procede con la competizione.
Una dinamica, questa, non certo originalissima, ma che ben si inserisce nella filosofia del programma. Il concetto della sfida con se stessi è un po’ infatti il filo conduttore di The Winner is. Prima di ogni esibizione, attraverso un RVM, ciascun concorrente parla di sé e si racconta: emergono storie particolari, spesso difficili; la partecipazione al programma è sempre motivata da un nobile desiderio o addirittura da una necessità.
E sono proprio le storie di vita a divenire le vere protagoniste dello show: l’aspetto umano è al centro, tanto che il momento in cui i concorrenti chiedono consiglio ai loro cari, amici o parenti, per decidere se accettare il denaro o proseguire con la gara diviene una sorta di rituale.
Canale 5 ci propone un programma che punta sulla commozione, dunque. Quando i concorrenti raccontano la loro storia il conduttore stesso non nasconde, anzi, mostra chiaramente tutta la propria emozione ed empatia. E’ proprio questo aspetto che vuole contraddistinguere The Winner is: in ultima analisi ad essere votata non è solo ed esclusivamente la voce, ma tutto ciò che il concorrente è capace di esprimere e comunicare, anche attraverso il proprio vissuto. Non c’è molto spazio per le polemiche, è un programma al limite del buonismo, The Winner is. E, se non ci fossero Maionchi e Signorini a mettere un po’ di pepe esprimendo, talvolta, il proprio dissenso per le scelte di gioco dei concorrenti o per l’esito delle votazioni, il tono rischierebbe spesso di cadere decisamente nello stucchevole.