Una suora di 40 anni è stata trovata morta nel suo alloggio oggi a Prato, presso la congregazione delle Catechiste del Sacro Cuore. L’ipotesi è che si sia trattato di un gesto volontario.
La religiosa è stata trovata senza vita questa mattina nella sua camera, all’interno della sede principale a Galciana in provincia di Prato, in Toscana. Sgomente le compagne, che non si spiegano il gesto della suora quarantenne di origini indiane, che da un anno e mezzo si trovava a far parte del gruppo religioso. La comunità era appena tornata da un ritrovo spirituale a Roma e nulla lasciava presagire, secondo le consorelle, un gesto tanto drammatico.
I primi ad accorgersi di quanto accaduto sono stati la madre superiora della congregazione e il parroco di Galciana Luca Rosati. Il prelato è stato chiamato e allertato dalle consorelle, che da ieri sera non vedevano più la suora che si era chiusa nella sua stanza. Una volta forzato l’ingresso, la tragica scoperta, che ha lasciato tutti senza parole.
Nel giro di pochi minuti sono arrivate le forze dell’ordine e i mezzi del 118, allertati dai religiosi, che non hanno potuto fare altro che constatare l’avvenuto decesso della suora. La congregazione delle Catechiste del Sacro Cuore erano appena tornate dagli esercizi spirituali tenutisi presso la Casa generalizia a Roma, e nulla lasciava presagire ciò che è accaduto nelle ore successive. La religiosa era in servizio a Galciana da un anno e mezzo.
La donna, stando alle testimonianze raccolte subito dopo, non aveva manifestato sintomi di depressione e il gesto è arrivato come un “fulmine a ciel sereno”. “La parrocchia e la comunità religiosa sono addolorate e affrante per quello che è successo. Si è trattato di un gesto estremo, inaspettato, che ci lascia sgomenti. La affidiamo alla Misericordia del Signore e nella preghiera siamo vicini ai suoi familiari e alla Congregazione” ha dichiarato Don Luca Rosati.
Non è la prima volta che delle religiose finiscono al centro della cronaca nera italiana. È rimasto celebre, ad esempio, il caso di Maria Angela Faré, ex suora che nel 2011 causò la morte per suicidio di una ragazza giovanissima, Eva Sacconago, appena 27enne all’epoca,
L’ex religiosa, ritenuta responsabile di averla spinta a togliersi la vita, venne nel 2019 condannata in via definitiva a 3 anni e 6 mesi, pena finita di scontare nel 2022. Il rapporto tra le due era nato quando la ragazza aveva 15 anni, dapprima spirituale e poi diventato anche fisico.
Una situazione che aveva quindi portato alla forte depressione la ragazza, facendole decidere di togliersi la vita, secondo la tesi della pubblica accusa. Oggi, questo nuovo caso che lascia ombre oscure sulla comunità religiosa, anche se la situazione appare ovviamente diversa rispetto a quanto accaduto a Sacconago.
L’ipotesi è che la religiosa avesse nascosto problemi intimi e personali che la angosciavano, e che in seguito l’avrebbero portata a decidere per il gesto estremo, poi scoperto dalle consorelle della comunità.
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