Un Super Bowl 2017 da urlo. Che trasforma Tom Brady in leggenda e regala ai New England Patriots il quinto successo nella storia. Dopo una rimonta che ha del clamoroso e che si conclude dopo il supplementare (prima volta nella storia), con il punteggio di 34-28. Gli Atlanta Falcons meditano su ciò che poteva essere – erano avanti 28-3 nel terzo quarto – e non è stato. Chi ha fatto mattina, in Italia, guardando in diretta il match non sarà rimasto deluso.
A Houston, il Super Bowl non ha tradito. Tutt’altro. E’ stata una delle più emozionanti finali nella storia del football americano. Con il quarterback californiano, Brady, che in un colpo solo ha superato Montana per trionfi complessivi (5) e per Mvp della partita (4), lanciando per 466 yard e 2 touchdown, record per un Super Bowl. E ancora: coach Belichick supera Noll, considerato un vero e proprio guru alla guida dei Pittsburgh Steelers.
Tom Brady trasforma in eroe anche White, che segna due mete su corsa, compresa quella decisiva, e una di passaggio, portando a casa 110 yards di ricezioni. Naturalmente, a fronte dei due grandi protagonisti Patriots c’è pure il suicidio di Atlanta. O sarebbe meglio di dire dell’allenatore Quinn che, a partita praticamente in cassaforte, dopo una ricezione fantastica di Julio Jones, invece di correre tre volte, fa lanciare il suo quarterback, che incorre in un sack e commette un fumble. Infine, con un challenge, brucia il time out che avrebbe potuto fargli battere il calcio della vittoria nei minuti finali. Vanificando la presa di Edelman.
I Falcons, dunque, lasciano a terra lacrime e rabbia, avendo tenuto palla in mano per soli 23′. Atlanta perde il suo secondo Super Bowl della storia. Addirittura, quando la partita ormai pareva essere andata in direzione dei Falcons, sui social network si erano scatenate le prese in giro per Brady e i suoi compagni. Un funerale annunciato troppo in fretta. La maledizione del Mvp della stagione regolare, questa volta Matt Ryan, colpisce ancora. In otto occasioni, non ha mai sollevato l’anello. In tutto ciò, una volta tanto, passa in secondo piano pure lo spettacolo di metà tempo confezionato da Lady Gaga.