Dopo l’incontro avvenuto oggi a Palazzo Chigi con Abi, Ance e Confindustria, il governo ha proposto delle strategie per sbloccare il nodo dei crediti incagliati relativi al tema del superbonus.
Il governo si è dimostrato aperto a trovare una soluzione alla questione del superbonus, andando incontro alle aziende maggiormente coinvolte.
“Partendo dal decreto legge approvato lo scorso 16 febbraio, il Governo ribadisce il suo impegno a trovare le soluzioni più adeguate per quelle imprese del settore edilizio che hanno agito correttamente nel rispetto delle norme”.
Si legge all’interno del comunicato diffuso da Palazzo Chigi dopo l’incontro avvenuto oggi.
Dopo l’incontro avvenuto oggi a Palazzo Chigi, tra il governo e le imprese maggiormente coinvolte nella questioni, si è reso noto attraverso un comunicato la volontà di andare incontro ai soggetti coinvolti.
A quanto pare il governo è favorevole ad una doppia apertura. Da un lato utilizzare gli F24, con il meccanismo di compensazione, per sbloccare il nodulo dei crediti incagliati. Dall’altro invece la possibilità di mantenere la cessione per i lavori legati al post sisma e agli incapienti.
Inoltre il governo ha confermato la volontà di mantenere i bonus edilizi solo nella forma delle detrazioni d’imposta dalla dichiarazione dei redditi.
Le associazioni di categoria, nonostante abbiano apprezzato quest’apertura del governo, si dicono soddisfatte a metà. Sperando dunque che il Parlamento possa attuare ulteriori correzioni al decreto.
In ogni caso il governo si conferma aperto a ricercare le soluzioni più adeguate, per tutte quelle imprese edili che hanno sempre agito nel rispetto delle norme.
Al tavolo hanno partecipato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto e il sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano. Ovviamente anche la presidente Giorgia Meloni si è espressa in merito alla questione.
Il governo ha incontrato prima Abi, Sace e Cdp e poi le associazioni di categoria.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge che prevede la sospensione del Superbonus.
Questo consisteva essenzialmente in un’agevolazione edilizia, che premetteva il rilancio del patrimonio edilizio italiano, attraverso un rimborso in fattura pari anche al 110%. L’intento era anche quello di migliorare le condizioni di vita dei cittadini.
La decisione dell’attuale governo di sospendere tale agevolazione deriva essenzialmente per motivi di bilancio. La presidente Giorgia Meloni ha infatti spiegato che le spese per il superbonus sono state molto superiori a quelle previste.
Inoltre, a causa del meccanismo di funzionamento di tale agevolazione, diversi soggetti hanno meso in atto numerose truffe. Danneggiando non solo lo stato, ma anche i cittadini italiani.
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