Supercar elettrica: Rimac Concept One, laFerrari è meno potente

rimac concept one

Le supercar diventano elettriche? Può essere. Prendiamo il caso della Rimac Concept_One. Nonostante il nome non è una concept car. E’ invece la versione di produzione di un prototipo annunciato cinque anni fa. E’ certamente una delle vetture più curiose del salone di Ginevra 2016.

Abbiamo cominciato da un foglio di carta bianco. L’idea era di creare una supercar eccezionale con un nuovo sistema di propulsione“. Sono le parole di Mate Rimac, fondatore nel 2009 della giovane casa croata (la sede è a Zagabria), la Rimac Automobili; sì, la parola in italiano è parte del nome ufficiale.
Mate Rimac ha sempre avuto il pallino delle auto elettriche. Fin da quando, nel 2007, convertì la sua vecchia BMW M3 (E30), alla quale era fuso il motore durante una gara di drifting, e la fece diventare un’auto elettrica, chiamandola e-M3. Soprannominata anche “mostro verde”, accelerava da 0 a 100 in 3.3 secondi, grazie alla bellezza di 600 cavalli ed una coppia mostruosa di 900 Newton metri.
Ma arriviamo al presente. La Rimac Concept_One è una hypercar elettrica. Perché, semplicemente, è un missile. Al confronto la Tesla è un’utilitaria. La potenza massima generata dai quattro motori di cui dispone ammonta ad 800 kilowatt, cioè 1.088 cavalli. Sono 125 in più della Ferrari laFerrari, che è “solo” ibrida. E la supera in accelerazione: 0-100 in 2.6 secondi (2.9 laFerrari), 0-200 in 6.2 secondi; 0-300 in 14.2 secondi. Perchè ha quasi il doppio della coppia del bolide di Maranello: 1.600 Nw contro i “miseri” 900 e poco più del Cavallino. Ah, già, la velocità massima. Qui siamo vicini: dichiarati 355 Km/h, mentre per laFerrari si dichiara un imprecisato “oltre 350”.
Numeri che fanno girare la testa. Ma sta in strada, questa belva elettrica? Ogni motore è collegato ad una singola ruota. Abbiamo quindi una trazione integrale automatica. L’elettronica raffinata si preoccupa di smistare la coppia in maniera estremamente precisa, a dire dei progettisti. Il telaio è interamente in fibra di carbonio, per cui si è riusciti a contenere il peso in 1.855 Kg, distribuito al 58% al retrotreno. La batteria da 82 kilowattora ha un’alta capacità di smaltimento del calore; soprattutto è in grado di assorbire fino a 400 kilowatt ad ogni frenata, prolungando l’autonomia.
L’autonomia, infatti. Il vero punto debole di ogni veicolo elettrico. Quanti chilometri si percorrono con una carica, usando tutta quella potenza? Qui alla Rimac sorvolano sul dettaglio. Peccato. Staremo a vedere.

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