Si potrebbe definire un capolavoro della perversione. Una falsa Lamborghini Diablo SV costruita in Cina con pezzi presi dalle cancellate aveva trovato un curioso e facoltoso estimatore, pronto a sborsare più di mezzo milione di euro per comprarla. Ma gli improvvisati costruttori hanno rifiutato.
Non si sa se considerare quest’auto un esempio di passione artigianale o un maldestro “tarocco”. Questo oggetto è opera di due studenti d’ingegneria di Pechino, i quali si sono fatti assistere da un normale fabbro per le saldature. Alcuni componenti secondari sono stati reperiti in giro ed effettivamente appartenevano a vere Lamborghini. Ma tutto il resto è di un falso che più falso non si potrebbe.
La vera Diablo usava per telaio e carrozzeria acciaio, alluminio e fibra di carbonio. Questa cineseria ha un telaio in tubi di ferro saldati dal fabbro di cui sopra, mentre la carrozzeria è in vetroresina. Probabilmente in un crash test finirebbe letteralmente in briciole.
E il motore? Neanche da prendere in considerazione l’autentico V12 5.7 da 510 cavalli costruito a Sant’Agata. Qui hanno preso un Toyota V8 e l’hanno schiaffato sotto il cofano.
Roba da fare rabbrividire qualunque vero appassionato. Ma forse in Cina hanno gusti differenti. Perché sembra che questo “prototipo” abbia catturato l’attenzione di uno degli uomini più ricchi di questa grande nazione, quindi anche del pianeta: nientemeno che Jack Ma, fondatore del gigante dell’e-commerce Alibaba; voci non confermate ritengono che il miliardario abbia acquistato a caro prezzo un secondo esemplare della Diablo SV made in China. Non basta: qualcuno ha offerto per il primo esemplare la bellezza di 4 milioni di yuan, pari a 553.000 euro, ma i due giovani “costruttori” non hanno accettato. Che le quotazioni salgano ancora?