Nonostante i prezzi al supermercato siano aumentati a dismisura, questo non giustifica nessun tipo di reato all’interno degli stessi, truffe e trucchetti per poter pagare di meno. Purtroppo, questo succede ancora, soprattutto nel reparto ortofrutta. Ecco qual è la mossa più utilizzata dai consumatori.
I costi della vita, si sa, sono aumentati a dismisura per diverse ragioni (inflazione, guerra in Ucraina, aumento dei prezzi delle materie prime), ma questo non giustificherà mai nessun atto illegale fatto da chiunque.
Questo vale anche per chi, credendosi furbo, tenta di truffare i supermercati attraverso diversi trucchetti, che permettono di arrivare alla cassa e pagare di meno. Peccato siano illegali. Ecco quali sono.
La mossa che truffa al supermercato: ecco qual è
Una delle più comuni truffe da supermercato è quella dell’utilizzo della bilancia fai da te nel reparto orto frutta, che tutti i clienti utilizzano per pesare i prodotti scelti.
Per farlo, si usano dei sacchetti che si riempiono di frutta o verdura, si va alla bilancia dove si deve digitare il numero che riporta al prodotto. Facendo così, uscirà un codice a barre da apporre sulla busta, con relativo prezzo.
Alcune persone hanno escogitato un trucco, utilizzato spesso ma altrettanto spesso viene scoperto alla cassa. Alcuni clienti, infatti, lasciano aperto il sacchetto, pesando e poi aggiungendo altra frutta dopo che hanno apposto il codice a barre.
In questo modo, pagherebbero meno una quantità più cospicua di prodotti. Il problema è che la maggior parte delle casse nei supermercati, sotto il rullo, ha una bilancia che serve proprio per dimostrare che il peso e il prezzo di questi prodotti sia veritiero.
C’è poi chi prova di imbrogliare tenendo il sacchetto un po’ alzato: in quel caso però la bilancia non trasmetterà il codice a barre, in quanto non avrà pesato bene la busta con la frutta o la verdura.
La truffa del codice: che cosa succede alla cassa?
Un altro metodo, che non è legale, è quello di digitare un codice diverso da quello del prodotto scelto. Ovviamente, si sceglie un prodotto più economico commettendo così una truffa.
Certo, anche questo “trucco” non è propriamente efficace, in quanto la maggior parte delle bustine utilizzate per la frutta e la verdura sono trasparenti. Qualsiasi cassiere o cassiera attenti si accorgeranno che all’interno c’è una cosa diversa, rispetto al codice a barre apposto sulla busta e faranno fare al cliente una pessima figura.
Anche utilizzare troppi buoni pasto diventa una truffa al supermercato: infatti, per legge vanno utilizzati massimo 8 buoni pasto al giorno, perché sostituiscono un servizio mensa. Se si prova a utilizzarne di più per fare la spesa, questi potrebbero essere rifiutati, addirittura sospesi al dipendente che li ha ottenuti.