Supermercato: è bene prestare attenzione alla truffa più ricorrente. In tempi di inflazione e di continui rincari si rischia che il proprio portafoglio venga svuotato mentre si è in coda alla cassa.
Con i continui rincari dei prezzi e con l’inflazione in atto molti furbacchioni del commercio stanno mettendo in atto una serie di trucchetti volti a truffare i consumatori.
È bene prestare massima attenzione alle truffe che avvengono all’interno dei supermercati: si rischia di uscire con il portafoglio svuotato mentre si è in coda alla cassa.
In realtà, si tratta di una vera e propria strategia “furbetta” messa in atto dagli produttori già a partire dagli anni Sessanta e Settanta quando modificarono gli imballaggi ed il packaging dei prodotti alimentari piuttosto che incrementare i prezzi.
La strategia commerciale fu messa in atto per fare fronte all’inflazione incontrollata. Di quale strategia stiamo parlando? Scopriamolo in questa guida.
Supermercato: occhio alla tecnica dello shrinkflation
Lo shrinkflation è una tecnica di marketing a cui le grandi aziende ricorrono sempre più spesso per incrementare i margini di profitto.
Il prezzo da acquistare per un determinato prodotto acquistato è lo stesso, ma in cambio si acquista un prodotto con un package di dimensione ridotta.
Il costo che viene pagato per un prodotto alimentare è sempre lo stesso, ma all’interno della confezione il quantitativo è inferiore. Alla riduzione del quantitativo si associa spesso una nuova confezione o un rinnovamento visivo del brand in modo tale da trasformare un prodotto accattivante.
Codacons ha denunciato questa tecnica di marketing con un esposto all’Antitrust e in diverse Procure italiane. Come dichiarato da Massimiliano Dona, Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ridurre il quantitativo del prodotto alimentare è una pratica legittima, a patto che non si inganni il consumatore inducendolo in errore rispetto al prezzo effettivamente praticato.
Supermercato: occhio a questi marchi
Un utente su Reddit ha segnalato la Barilla: due pacchi di rigatoni sono stati acquistati allo stesso prezzo, ma in realtà hanno pesi diversi. Uno è pari a 454 grammi, mentre l’altro è pari a 410 grammi.
Inoltre, è stato segnalato pure il brand Nestlè: i prodotti sono venduti allo stesso prezzo ma le confezioni sono più piccole.
Anche la famosa barra di cioccolato svizzero Toblerone è passata da 200 a 170 grammi di prodotto nel 2010. La tecnica dello shrinkflation consente alle aziende produttrici di far fronte ai più alti costi di produzione.