Questi 3 ingredienti potrebbero costare il doppio: ecco che si parla di una corsa alla scorta. Quello che c’è da sapere.
La Russia potrebbe non rispettare più l’accordo correlato al grano. Ciò comporterebbe delle gravi conseguenze, che andrebbero a ricadere sui prezzi di pasta, pane e biscotti. Quali potrebbero essere gli effetti sul grano, se si dovesse verificare la mancanza dell’accordo preso inizialmente con la Russia? Certamente non convenienti e piacevoli per nessuno di noi. I dettagli di tutto questo qui di seguito.
In base a ciò che ha rivelato il ministro degli esteri russo, ovvero Sergei Lavrov, il territorio russo potrebbe venir meno agli accordi presi precedentemente, collegato ai corridoi del grano nella zona dell’Ucraina.
Questo andrebbe conseguentemente a comportare un ulteriore incremento dei prezzi di pasta, pane e biscotti.
Un aspetto indubbiamente rischioso per quanto concerne il popolo italiano, già duramente colpito dalla crisi dovuta dal caro vita che si è andato ad accentuare in questi ultimi tempi.
Un accordo che tra l’altro era stato preso a livello internazionale e che ora, a causa della Russia, potrebbe rompersi per via delle minacce manifestate dai russi.
Lavrov è stato chiaro sulle intenzioni di Mosca, dichiarando con fermezza che se non avverranno dei progressi vantaggiosi inerenti la rimozione di ciò che impedisce le esportazioni di fertilizzanti e di grano provenienti dalla Russia, allora quest’ultima valuterà sicuramente se mantenere ancora validi i piani di tale accordo preso in precedenza.
La messa in pratica di questo suo intento andrebbe a equivalere a un considerevole aumento dei prodotti citati poc’anzi, col risultato che gli italiani si ritroverebbero in serie difficoltà anche per quanto concerne l’acquisto di pane e pasta.
Se la minaccia russa dovesse tramutarsi in una decisione concreta, questo comporterebbe indubbiamente un mutamento dei prezzi del grano.
Attualmente bisogna tener presente che per il dodicesimo mese consecutivo, l’indice dei prezzi correlati alle materie prime sta scendendo con un calo del 2,1% nel mese di marzo. Tale calo rispetto al mese precedente si basa prettamente sulle quotazioni riguardanti i cereali e gli oli vegetali.
Pertanto i prezzi a livello internazionale sono calati per il grano, per il mais e per il riso.
A ogni modo l’Ucraina ha stabilito la sospensione dell’esportazione di determinati cereali e semi di tipo oleoso sia a Varsavia che nelle zone circostanti. Una decisione che ha preso con la Polonia. Le proteste per questo blocco sono state di tale portata da far cambiare il ministro polacco dell’Agricoltura.
Comunque questo genere di accordo non include il passaggio di tali prodotti dalla Polonia verso altri Paesi. A breve l’Ucraina e la Polonia studieranno i passi da eseguire per contenere le esportazioni, che si attueranno unicamente mediante l’intesa con la sezione polacca.
Nella Romania si sta verificando una forma di protesta importante, basata su blocchi del traffico nei punti posti alle frontiere, da parte degli agricoltori che si sono posizionati lì coi loro trattori e camion.
Tutto questo per sollecitare una forma d’intervento da parte della Commissione europea.
Questa protesta si basa fondamentalmente sull’impatto avuto per via delle importazioni di grano ucraino correlato all’abbassamento dei prezzi.
Gli agricoltori ritengono di non essere rispettati dall’Unione Europea, nonostante loro abbiano seguito le regole. Un gran quantitativo di cereali ucraini, infatti, è giunto nelle zone dell’Europa centrale. Tenendo conto che questi cereali sono più convenienti rispetto a quelli prodotti nell’Ue.
Se si fa il paragone col prezzo della pasta presente un anno fa, si può individuare un prezzo attuale aumentato del 20%. La stessa situazione si è verificata col pane e, se ci si basa sulle notizie riportate poc’anzi, presto potrebbero attuarsi dei nuovi rincari equivalenti esattamente a un minimo del 15% in più, fino a un massimo del 30% in più.
Difatti già in queste ultime settimane si è potuto constatare un incremento delle quotazioni associate al grano.
Ne consegue che se le minacce russe dovessero tramutarsi in fatti reali, allora con la rottura dell’accordo la situazione dei prezzi potrebbe certamente peggiorare notevolmente.
Un cambiamento del genere non deve assolutamente essere preso sotto gamba, ancor più in questi tempi in cui gli italiani hanno dovuto affrontare dei cambiamenti a livello economico molto difficili.
Questo a causa degli aumenti spropositati dei prezzi in ogni settore, con la conseguenza che ora molte famiglie italiane si trovano in serie difficoltà a livello economico. Problemi che non gli permettono di sostenere le spese quotidiane, in forma maggiore quando si è perso il proprio lavoro.
Quindi si capisce perfettamente quanto andrebbe a incidere negativamente un’eventuale decisione da parte della Russia, di non rispettare più gli accordi presi inizialmente riguardanti il grano.
Così molti nuclei familiari italiani non avrebbero la possibilità di poter comprare beni di prima necessità come ad esempio il pane, ma anche la pasta.
Andando quindi a peggiorare ulteriormente le condizioni economiche di tanti italiani. Condizioni economiche che già non risultano essere delle migliori e questo sembra valere per diverse famiglie, purtroppo.
Sulla base di quello che è stato detto sinora, a causa del mancato rispetto degli accordi presi si possono e si potranno avere delle conseguenze e nello specifico per determinati ingredienti che potranno subire un aumento dei prezzi non indifferente.
Si parla dei prezzi di pasta, pane e biscotti. Ingredienti questi che la maggior parte di noi acquista e di cui difficilmente si può e si potrebbe fare a meno.
Si parla dunque di una vera e propria minaccia russa che potrebbe rappresentare un rischio per molte famiglie e nello specifico per un probabile cambiamento dei prezzi del grano.
Aumento a cui in realtà stiamo già assistendo, poiché nelle ultime settimane sembra esserci stato un aumento di quelle che sono le quotazioni inerenti il grano.
Dunque la situazione sembra essere abbastanza seria poiché la condizione di molti di noi potrebbe ulteriormente avere un peggioramento che potrebbe mettere in ginocchio molti di noi.
Ecco che si potrebbero avere dei seri problemi anche solo per fare la spesa e acquistare beni di prima necessità. Già questo la dice lunga.
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