Gli ex percettori del Reddito di Cittadinanza considerati “occupabili” potranno richiedere il Supporto formazione e lavoro a partire dal mese di settembre: ecco come funziona e come fare domanda.
Sono state pubblicate le istruzioni operative su come presentare la domanda per richiedere la nuova misura che sostituirà il Reddito di Cittadinanza. L’indennità mensile pari a 350 euro sarà erogata a partire dal mese di settembre per una durata massima pari ad un anno. Le famiglie che hanno ricevuto l’sms di avviso di sospensione del RdC potranno partecipare a politiche attive del lavoro. Si tratta di un iter graduale che richiede diversi adempimenti prima di vedersi accreditato l’assegno. Scopriamo a chi spetta e come presentare la domanda.
Chi può richiedere l’assegno di Supporto formazione e lavoro?
Gli ex percettori del Reddito di Cittadinanza che abbiano ricevuto l’sms di sospensione della misura possono attivarsi per partecipare a politiche attive del mercato occupazionale. A vedersi sospeso il RdC sono state le famiglie con componenti “occupabili” di età compresa tra i 18 ed i 59 anni. Questa platea di ex beneficiari del RdC ha ricevuto la settima ed ultima ricarica a luglio, ad agosto non riceveranno alcun accredito.
A settembre gli ex percettori del RdC potranno vedersi accreditato un nuovo assegno: il Supporto formazione e lavoro. L’iter per percepire la nuova misura è costituito da una serie di steps e di adempimenti. È necessario presentare la domanda all’Inps per richiedere l’assegno che sostituisce il RdC.
Come presentare la domanda all’Inps?
Per richiedere la nuova misura è necessario presentare la domanda sul sito istituzionale dell’Inps attraverso la Cie, Cns e Spid oppure attraverso i Caf o l’aiuto dei patronati. Alla presentazione dell’istanza viene notificato al soggetto istante l’obbligo di iscrizione al Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa in modo tale da essere attivo a partire dal nono mese del corrente anno. Successivamente al perfezionamento dell’iscrizione a questa piattaforma si deve proseguire sottoscrivendo il Patto di attivazione digitale.
Per richiedere la misura è necessario avere un Isee e un reddito non superiore ai 6mila euro. L’Inps procederà al controllo dei dati Isee e la verifica sarà ripetuta nel tempo. Una volta che l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale avrà proceduto a controllare il possesso dei requisiti necessari, si potrà procedere con la sottoscrizione del Pad.
Una volta sottoscritto il Patto di attivazione digitale, il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa lo inoltrerà all’Inps, che procederà ad accogliere l’istanza. L’erogazione dell’assegno avverrà solo dopo che l’istante si sarà recato presso un Centro per l’Impiego e avrà aderito ad un programma di politica attiva. Il soggetto istante è tenuto a comunicare telematicamente il proprio stato di attivazione entro 90 giorni.
Quando si decade?
L’assegno di 350 euro al mese non verrà più erogato nel caso in cui il soggetto beneficiario rifiuti una proposta lavorativa congrua con busta paga non inferiore ai minimi salariali dei contratti collettivi. Inoltre, il luogo di lavoro non deve distare oltre 80 km dal domicilio del soggetto istante.