Per accogliere la proposta della Lega dei Ticinesi, uno dei partiti più anti europeista esistente in Europa, la Svizzera potrebbe al più presto chiudere le frontiere con l’Italia, addirittura in collaborazione con il nostro Paese. La misura restrittiva dovrebbe riferirsi solo alle ore notturne e ad un numero limitato di valichi non controllati dalle forze dell’ordine, il tutto con il fine, secondo i leghisti svizzeri, di contrastare il fenomeno della criminalità transfrontaliera proveniente proprio dall’Italia.
Paradossalmente, la Svizzera sembra voler trattare gli italiani come gli immigrati e i profughi da cui altre nazioni europee cercano di difendersi costruendo muri.
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Il confine tra Svizzera e Italia è composto da sedici valichi secondari, che il partito di destra della Lega dei Ticinesi, vorrebbe chiudere nelle ore notturne perché non sono controllate dalle forze dell’ordine svizzere, mentre resterebbero aperti i tre valichi più trafficati, Como–Chiasso e Ponte Tresa, già controllati 24 ore su 24. Il tutto con la finalità di impedire l’ingresso di potenziali criminali. La problematica della criminalità transfrontaliera, compresa la sua gestione, sarà quindi trattata dal governo elvetico, attraverso i dicasteri federali e il Canton Ticino, direttamente con l’Italia.
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