Potrebbe esserci una svolta nelle indagini sulla scomparsa della giovane Gaia Randazzo. Alcuni video mostrerebbero le intenzioni della ragazza di porre fine alla sua esistenza, forse per una delusione d’amore.
Per i consulenti della Procura di Palermo sono prove certe, anche se i genitori di Gaia non sono d’accordo. Cerchiamo di capire cosa è successo.
Chi sta indagando sulla vicenda ne è più che certo: Gaia si è suicidata sul traghetto che da Genova la stava portando a Palermo. La notte fra il 10 e l’11 novembre scorsi, la ragazza, insieme a suo fratello di 15 anni, era salita su quella nave per andare in Sicilia a trovare dei parenti. Sta di fatto che lei, a Palermo, non ci è mai arrivata: è scomparsa e di lei non si hanno più notizie.
Le indagini sono partite immediatamente dopo la segnalazione arrivata del suo non ritrovamento. Tante le testimonianze ascoltate, compresa quella di un camionista che aveva affermato di aver visto la ragazza e suo fratello su quel traghetto ma, anche, di aver visto che su quella nave c’erano alcune persone ubriache e, a detta del testimone, “non era di certo quello un posto per una ragazza”.
Ma ora, qualcos’altro è emerso dalle indagini sulla scomparsa di Gaia. Si tratta di alcuni video girati dalla ragazza con il suo cellulare e che non sono mai stati inviati. Da questi, si capisce e di evince chiaramente l’intenzione della ragazza di togliersi la vita, forse per una delusione d’amore o, forse, per la fine del suo fidanzamento.
Secondo il tecnico che è stato incaricato dai Pubblici Ministeri di Palermo, la ragazza si sarebbe suicidata gettandosi in mare proprio durante il viaggio da Genova a Palermo. La conclusione alla quale si è arrivata p, ora, messa al vaglio ed anche a disposizione dei legali della famiglia della ragazza.
Gaia aveva girato questi video con il suo cellulare ma non sono mai stati inviati a nessuno né condivisi sui social: sono sempre rimasti sul suo cellulare. Dall’altro lato vi sono i genitori e la famiglia di Gaia che, da sempre, hanno sostenuto e sostengono che la giovane non aveva alcun motivo di suicidarsi né di pensare ad un estremo gesto. E, per questo, hanno chiesto più volte, delle ulteriori indagini che approfondissero il caso.
L’allarme per la scomparsa di Gaia fu dato la mattina dell’11 novembre dal fratello 15enne che era sul traghetto con lei il quale, non vedendola più in cabina con sé, ha allertato il personale di bordo. Subito sono iniziate le ricerche che, però, non hanno portato ad alcun esito.
Sin dall’inizio, chi sta indagando sulla vicenda aveva portato avanti e paventato l’ipotesi di un suicidio per amore, ma proprio ad inizio indagine prove schiaccianti non ce ne erano. Ora, invece, con il ritrovamento di questi video sul cellulare di Gaia, quella che sembrava essere solo un’ipotesi, piano piano sta diventando una triste realtà.
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