A breve i pensionati italiani vedranno aumentare il proprio assegno pensionistico. Ecco cosa prevede la tabella delle pensioni di luglio.
Dopo anni di lavoro e sacrifici, arriva un momento in cui è giusto e doveroso raccogliere ciò che si è seminato, sia dal punto di vista finanziario sia da quello personale. Quando si è giovani, infatti, si trascorre la vita intera a dividersi tra impegni professionali e familiari. Ma non solo: anche a cercare di lavorare il più possibile per coprire tutte le spese fisse; pagare le tasse; i contributi e, se possibile, anche per mettere qualcosa da parte.
Si tratta, dunque, di una continua corsa contro il tempo. Essa si arresta solamente nel momento in cui, raggiunti tutti i requisiti necessari, si può finalmente avere accesso al propria pensione. Tale traguardo, ovviamente, apporta molti benefici alla tranquillità e alla serenità personale. Tuttavia, si sa, i soldi sembrano non bastare mai, e a causa dei numerosi recenti rincari, molti pensionati hanno dovuto fare i conti con la difficoltà ad arrivare alla fine del mese.
A luglio, però, i percettori di pensione potranno finalmente tirare un sospiro di sollievo. Per loro, infatti, è previsto un assegno pensionistico maggiore del solito. La cifra che verrà erogata comprenderà anche una serie di arretrati e la quattordicesima mensilità. Ecco, a tal proposito, tutto quello che c’è da sapere.
La tabella delle pensioni di luglio
Il nuovo governo, già a partire dai primi giorni del suo insediamento, si è subito messo a lavoro per cercare di venire incontro il più possibile alla popolazione, anche dal punto di vista economico. Nella nuova legge di bilancio, dunque, è stato inserito anche un ulteriore aumento delle pensioni previsto già a partire dallo scorso gennaio il quale, tuttavia, non è ancora arrivato.
Finalmente, però, tramite la circolare numero 35 del 3 aprile scorso, l’INPS ha pubblicato tutti i dati relativi alla rivalutazione. Dunque, è ufficiale: dal prossimo mese di luglio, i cittadini percettori di pensione minima con meno di 75 anni riceveranno un aumento dell’1,5%. Coloro i quali percepiscono la pensione minima con più di 75 anni di età, avranno diritto a un aumento del 6,4%.
Nell’assegno pensionistico inerente alla mensilità precedentemente citata, inoltre, i pensionati non solo riceveranno la cifra comprendente la rivalutazione, bensì anche tutti gli arretrati accumulati da gennaio 2023 fino al mese attualmente in corso. Tali aumenti sono previsti non solo su tutte le pensioni integrate al trattamento minimo, ma anche su quelle cristallizzate e su quelle non integrate.
E ora, dati alla mano. Poniamo il caso che un cittadino, con il proprio assegno pensionistico, riceva una cifra mensile di 563,74 €. Coloro i quali hanno meno di 75 anni riceveranno un aumento pari all’1,5%, che corrisponde a 8,46 €. I pensionati che hanno già superato i 75 anni, invece, hanno diritto al 6,4% in più, ovvero, 36,08 €. Su una pensione pari a 300,00 €, il calcolo è il medesimo. Nel primo caso, l’aumento corrisponderebbe a 4,50 €, mentre nel secondo a 19,20 €.
In arrivo anche la quattordicesima
Luglio, inoltre, sarà anche il mese in cui verrà erogata ai percettori di pensione anche la quattordicesima mensilità. Come tutti saprete, però, essa non spetta indistintamente a tutti.
Hanno diritto a tale trattamento economico, infatti, i cittadini che hanno superato 64 anni di età il cui reddito rientra nei parametri di legge.