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Sono ormai una cosa fatta i tagli ai ministeri del 2014. Renzi ha deciso di “mettere tutti a dieta” e già sono stati effettuati i primi incontri con il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, in maniera da poter predisporre un vero e proprio piano che darà la possibilità di conteggiare quanto si è cercato di risparmiare. Per i singoli ministeri si è annunciato un taglio del 3% delle spese. Sono questi i primi effetti sui conti pubblici, di cui si è parlato da molto tempo.
Ben presto il Premier deciderà di incontrare anche il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. Il Presidente del Consiglio ha chiarito che la manovra non avrà conseguenze irreparabili e soprattutto che non toccherà le fasce più deboli. In particolare è stato specificato che non verranno toccate le pensioni.
I tagli
I conti adesso sono a portata di mano. Si è osservato, almeno nella fase iniziale, che, applicando il 3% anche non all’intera spesa pubblica, ma all’ammontare di essa senza gli interessi, l’obiettivo sarebbe realizzato. D’altro canto sembrano ormai certe le affermazioni che il ministro della Funzione pubblica, Marianna Madia, ha pronunciato riguardo al blocco degli stipendi nel pubblico impiego. Da questi settori l’esecutivo dovrebbe ricavare un risparmio pari a 2,1 miliardi.
Resta ancora da stabilire ciò che avverrà per il capitolo Sanità, se in questo campo verranno utilizzati i tagli effettuati per realizzare investimenti. Ancora da capire ciò che sarà applicato sulla Difesa, visto che si è ipotizzata una razionalizzazione anche su questo comparto. Poi il Governo passerà anche a cercare di ricavare qualche altra cifra da leggi già varate. L’obiettivo sarebbe quello di ricavare almeno 8-10 miliardi nell’ambito dei 20 che sono stati messi in conto. La strada in questo senso non è semplice, ma già ci sono tutti i segnali che fanno pensare ad una revisione della spesa, che potrebbe portare a questa direzione.
Poi si sta pensando anche ad altre misure e Renzi si sta concentrando sempre di più su quei costi della politica, che sono stati sempre oggetto di lunghe discussioni. In particolare, ad esempio, si pensa a tagliare le auto blu, che già sono state ridotte del 33% in un periodo di circa 2 anni e mezzo. Comunque il ricavato da leggi già varate, in base al loro grado di attuazione, dovrebbe essere lo strumento principale che consentirebbe al Governo di effettuare un bel po’ di risparmi.
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