Non ci sono buone notizie per questi pensionati, l’INPS ha confermato che potranno perdere questi soldi direttamente dal cedolino.
Il tema pensioni è sempre molto caldo, anche nel 2023 quando le rivalutazioni hanno portato un aumento considerevole per tutti quanti. Chi ha sempre percepito una pensione minima ha potuto ottenere una quota mensile più alta, grazie alla rivalutazione e alle percentuali di calcolo provvisorie. Ma non ci sono solo buone notizie, infatti alcuni pensionati perderanno dei soldi sulla pensione come da conferma INPS sui tagli che verranno man mano fatti. Riguarderà tutti i pensionati? Facciamo chiarezza.
La categoria dei pensionati è ad oggi quella più nutrita e anche quella con maggiori domande senza risposta. Il 2023 è iniziato con un cambiamento, considerando che le pensioni hanno avuto un aumento del 7,3% dovuto alla rivalutazione delle stesse.
I soggetti che hanno sempre percepito una quota minima, si sono ritrovati con un ottimo aumento. Nonostante questo, ci sono comunque dei tagli e delle svalutazioni da tenere sotto controllo.
L’aumento della vita inoltre non lascia tranquilli, con le bollette a tanti zeri e l’inflazione che non sembra avere la voglia di fermarsi. I pensionati che non arrivano a fine mese sono molti e un taglio sulla pensione rischia solo di peggiorare le cose.
La Legge di Bilancio 2023 approvata prevede un aumento delle pensioni, con provvedimenti che sono stati messi sul tavolo per le minime arrivando sino a 600 euro, con un occhio di riguardo per gli over 75.
Questo vuol dire che l’aumento sarà per tutte le categorie di pensionati, ma il beneficio lo percepiranno i soggetti con la pensione minima. Mentre tutti colori con quote medio alte potranno essere colpiti da tagli e svalutazioni.
Come accennato, gli aumenti di marzo saranno accompagnati anche dai tagli. Gli aumenti sono in vigore già dal mese di gennaio 2023 ma non tutti i pensionati hanno potuto ancora vederli sul cedolino.
Il discorso è completamente diverso per chi prende una pensione che supera le 4 volte il minimo, perché questi soggetti subiranno un taglio della cifra.
Il nuovo sistema è stato studiato per andare incontro alle esigenze delle categorie che hanno redditi minimi. Le fasce basse riescono quindi ad ottenere una quota maggiore, mentre le alte subiranno un taglio se messe in confronto al 2022.
Nel 2023 alcune fasce subiranno quindi una vera e propria penalizzazione. Facciamo un esempio? Chi percepisce 2.100 euro di pensione lorda potrà contare su un sistema di adeguamento dell’85% con riduzione del 5%. Nel 2022 l’adeguamento sarebbe stato differente toccando il 90%.
Da qui si comprende che i nuovi scaglioni e le nuove percentuali andranno ad impattare sulle pensioni medio alte, con un effetto domino particolare. Gli esperti di economia parlano di svalutazione e di un sistema che toccherà direttamente le quote, senza beneficiare questa categoria in particolare.
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