Ecco quali sono i tagli pensioni previsti dall’INPS per il prossimo anno 2023. Si stimano 400 euro in meno a italiano per alcune categorie.
La nuova legge di bilancio porta con sé belle e brutte notizie, soprattutto in materia di pensioni. Sono previsti dei nuovi tagli, che stanno facendo seriamente discutere tutti.
Non vi resta che proseguire con la lettura del nostro articolo per scoprire tutto sui nuovi tagli previsti dall’INPS che stanno causando forti disagi tra i pensionati e non solo.
Nuovi tagli pensioni INPS
Il Governo sta rivalutando il sistema economico del nostro Paese e sta già riformando la nuova legge di bilancio prevista per il prossimo anno 2023. In particolare, l’articolo 58 della legge di bilancio del 2023 sta riformando profondamente le pensioni.
Le prime riforme stavano facendo ben sperare i cittadini italiani, che stavano assistendo a una maggiorazione degli importi pari al 7,3%. Improvvistamente, però, il Governo ha deciso di effettuare dei seri tagli pensionistici, che ora stanno facendo discutere tantissimo.
I tagli avverranno proprio a tali aumenti perequativi. Gli aumenti ci saranno per alcuni, mentre non ci saranno per altri, per i quali si prevede una diminuzione del potere di acquisto di ben 400 euro.
Se fino al 2022 le fasce pensionistiche erano 3, nel biennio 2023 e 2024 queste fasce saliranno a 5. Alcuni cittadini vedranno seriamente diminuire la propria pensione. Se siete curiosi di scoprire di quali categorie si tratta, non vi resta che proseguire con la lettura del nostro articolo.
Si stimano 400 euro in meno
I tagli coinvolgeranno un gran numero di cittadini italiani. In particolare, le nuove 5 fasce ricalibreranno completamente l’ammontare mensile percepito dai pensionati.
Ecco di seguito le nuove fasce con le relative riduzioni pensate in vista del 2023:
- per le pensioni tra 4 e 5 volte il minimo (cioè fino a 2620 euro) la rivalutazione sarà dell’80%;
- per le pensioni tra 5 e 6 volte il minimo (cioè fino a 3150 euro) la rivalutazione sarà dell’55%;
- per le pensioni tra 6 e 8 volte il minimo (cioè fino a 4200 euro) la rivalutazione sarà dell’50%;
- per le pensioni tra 8 e 10 volte il minimo (cioè fino a 5250 euro) la rivalutazione sarà dell’40%;
- per le pensioni oltre 10 volte il minimo (cioè da 5250 euro in su) la rivalutazione sarà dell’35%.
Si tratta di rivalutazioni incredibili e inaspettate, che stanno facendo molto discutere non soltanto i cittadini coinvolti, ma anche i sindacati e le opposizioni sono sul piede di guerra.
In particolare, a causa della rivalutazione ridotta dell’80%, si stima una perdita di circa 34 euro al mese, pari a più di 400 euro l’anno. Non si tratta affatto di una cifra irrisoria, se pensiamo alla difficoltà che stanno riscontrando gli italiani ad arrivare alla fine del mese.
E voi cosa ne pensate di questi tagli? Trovate che la nuova legge di bilancio si stia esprimendo in maniera poco idonea in tema di pensioni? Fateci conoscere il vostro pensiero e continuate a seguirci per rimanere sempre aggiornati in tema di pensioni.