Incubo per una 25enne incinta: il suo ex avrebbe tentato di praticarle un cesareo in casa per strapparle il bambino, tagliandole la pancia con una spada.
La donna, Amy MacFarlane, ha denunciato di essere stata tenuta in ostaggio per ore dal padre del bimbo che porta in grembo e di essersi salvata dalle torture e dalla più terribile delle minacce, quella di perdere il piccolo, fingendo il travaglio.
La drammatica vicenda che riguarda la 25enne inglese Amy MacFarlane è stata riportata dal Daily Mail e si sarebbe consumata il 29 gennaio scorso.
La donna, in gravidanza avanzata, avrebbe finto di entrare in travaglio per sfuggire alla furia dell’ex compagno 30enne, Jake Corry, dopo che lui l’avrebbe tenuta in ostaggio per ore nella loro casa di Oldham, incatenata ad un termosifone, sostenendo di essere stato tradito.
L’uomo, secondo la ricostruzione della vittima, avrebbe posizionato “strumenti di tortura” sul tavolo prima di colpirla con un martello alla testa e tagliarle la pancia con una “spada ornamentale” minacciando di praticare un cesareo fai da te per strapparle il bambino.
Secondo quanto ricostruito dalla stampa oltremanica, la 25enne sarebbe riuscita a far credere all’ex compagno di essere in travaglio convincendolo a chiamare i soccorsi.
Una volta in ospedale, la donna avrebbe rivelato le violenze subite al personale medico mentre l’uomo si sarebbe dato alla fuga. Gli inquirenti lo avrebbero rintracciato e arrestato a Londra.
Finito a processo, il 30enne accusato di violenze e torture ai danni della ex incinta sarebbe stato condannato pochi giorni fa.
La pena stabilita nella sentenza, emessa dalla Minshull Street Crown Court la scorsa settimana, sarebbe a 6 anni di carcere.
La relazione tra i due protagonisti di questo terribile caso di cronaca, secondo quanto riportato dal Daily Mail, sarebbe iniziata nel 2021 e nulla, al principio, avrebbe spinto la 25enne a sospettare che Corry fosse violento.
Ma il rapporto, partito nel segno di tante premure e romanticismo, si sarebbe poi tradotto in un vero e proprio inferno fino alla tragedia del gennaio scorso.
Amy MacFarlane, madre di quattro figli, avrebbe dichiarato agli inquirenti che la storia procedeva al meglio nel primo periodo, e che lei si sarebbe sentita al sicuro fino a quando Corry avrebbe manifestato le prime reazioni violente con delle scenate di gelosia per la presunta infedeltà della compagna.
La donna ha raccontato di aver tentato invano di rassicurarlo, finendo per precipitare nell’atroce epilogo dei mesi scorsi.
Fortunatamente, riferisce la stampa inglese, la 25enne il bimbo stanno bene e l’uomo ritenuto responsabile della brutale aggressione è in cella.
Poche settimane prima dei fatti, dopo che la relazione si era ormai conclusa, Corry sarebbe stato arrestato per aver colpito la ex con dei pugni dopo essersi presentato a casa.
Successivamente sarebbe stato rilasciato su cauzione, destinatario di un ordine restrittivo poi violato il 29 gennaio scorso, giorno dell’aggressione oggetto della recente condanna.
Secondo la versione della 25enne, nelle ore in cui sarebbe stata suo ostaggio, il 30enne l’avrebbe minacciata di strapparle le unghie dei piedi con un paio di pinze e non si sarebbe fermato se lei non avesse finto di essere ormai arrivata al momento del parto.
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