Antonio Tajani è intervenuto al summit del Ppe che si è tenuto prima del Consiglio Ue e ha confermato la sua posizione atlantista, il che potrebbe essere un chiaro messaggio relativo la politica interna, nelle ore in cui dovrà prendere forma il governo Meloni. Tutto ciò, in ogni caso, nasce dal terremoto politico che hanno provocato gli audio di Berlusconi.
La situazione che sta vivendo in queste ore Forza Italia è complicata dopo la pubblicazione degli audio in cui Berlusconi attribuisce a Zelensky alcune mosse sbagliate che avrebbero portato al conflitto tra Russia e Ucraina. Sono emersi anche i rapporti riallacciati con Putin e uno schieramento discutibile in merito alla guerra, soprattutto nell’ottica della collocazione atlantica più volte ribadita da Meloni. In un momento delicato negli equilibri tra stati, questo scandalo promette di dare filo da torcere alla premier Meloni.
Tajani al summit del Ppe ha ribadito la posizione atlantista
Il vicepresidente del Partito popolare europeo Tajani si è recato al summit che ha preceduto il Consiglio Ue e ha esposto la sua posizione dopo le polemiche emerse nelle ultime ore. Gli audio shock divulgati da Lapresse rivelano che Berlusconi ha riallacciato i rapporti con Putin ma anche che, secondo lui, il premier ucraino Zelensky ha delle responsabilità sul proseguimento della guerra.
Il dato di fatto, emerso mentre le nazioni europee si accingono a prendere decisioni comuni in merito alla crisi energetica e riguardo al conflitto, ha generato reazioni a catena e malcontento.
Tajani ha precisato però immediatamente ai presenti del Ppe: “Sono qui per confermare ancora una volta la posizione del mio partito, la mia posizione personale e la posizione del leader del mio partito totalmente a favore della Nato e delle relazione transatlantiche, in favore dell’Europa e e contro l’inaccettabile invasione russa dell’Ucraina”.
Molti politici si sono schierati dalla parte di Tajani affermando di essere a conoscenza delle due ideologie e di non avere dubbi in merito alla sua posizione. La presidentessa del Parlamento europeo Roberta Metsola prima di fare il suo ingresso al summit ha spiegato: “Conosco Tajani da molti anni, è un convinto europeista e convinto atlantista. Sono sicura che lavorerà per tenere l’Italia al centro dell’Europa”.
Reazioni politiche agli audio diffusi
Dopo la diffusione mediatica di questi audio si sono creati due diversi scenari ovvero una spaccatura interna a Forza Italia, dato che evidentemente qualcuno ha registrato e poi divulgato le registrazioni ma anche durissima reazione dall’opposizione. All’interno del partito il primo che ha parlato è stato proprio il Cav.
Ha spiegato che si tratta di un audio estrapolato da un discorso più ampio e che la sua amicizia con Putin non ha nulla che vedere con la guerra in Ucraina o con la politica attuale.
Il tutto sta succedendo nelle ore in cui Tajani dovrebbe essere nominato come ministro degli Esteri. Nonostante le pressioni sembra che la decisione rimanga e che non vi siano dubbi in merito alla scelta di Meloni.
Nei confronti però di Berlusconi la situazione è differente e anche alcuni leader europei hanno espresso malcontento per la vicinanza dell’ex presidente del Consiglio con il capo di stato russo. Staremo a vedere come si concluderà la questione, ma la certezza è che Meloni voglia evitare che il nuovo governo subisca conseguenze negative in Italia, ma soprattutto in Europa.