Dopo cinque giorni a bordo della Geo Barents, i 314 migranti hanno ricevuto l’autorizzazione a sbarcare. L’attracco in Puglia, a Taranto e la gioia dei naufraghi.
Attimi di gioia e festeggiamenti a bordo della Geo Barents. I 314 migranti hanno avuto l’autorizzazione di attraccare al porto di Taranto, in Puglia, dopo aver atteso per cinque giorni. La notizia genera applausi e scene di festa. Msf: “Cinque giorni di unitile attesa dopo le esperienze traumatiche subite”.
L’annuncio da parte di Medici Senza Frontiere, proprietari della nave che insieme ad altre Ong si occupa di operazioni di salvataggio nel mar Mediterraneo. La Geo Barents potrà attraccare al porto di Taranto, con a bordo i 314 migranti.
La notizia, arrivata dopo cinque giorni di attesa, ha generato sull’imbarcazione scene di giubilo e festa, tra applausi e festeggiamenti. Le scene dell’annuncio dell’autorizzazione, riprese tramite smartphone, sono state condivise sui canali social della pagina MSF Sea.
I migranti a bordo della nave erano stati recuperati in sei diverse operazioni di salvataggio, in mezza giornata di lavoro da parte dei soccorritori. Da giorni si aspettava il permesso per un porto sicuro, e oltre all’Italia, anche Malta era stata contattata per l’autorizzazione di attracco.
Tra i 314 naufraghi messi in salvo, si registrano sette minori di 18 anni e un marino di tre mesi. Secondo quanto riferito dai volontari, le condizioni mediche e psicologiche dei migranti avranno bisogno di sostegno e assistenza.
Alcuni di essi sono rimasti in mare, senza acqua e cibo per giorni, prima di essere portati in salvo.
Le condizioni precarie degli uomini soccorsi a bordo sono state sottolineate anche dal team di Geo Barents. I volontari avevano parlato nella giornata di ieri di condizioni fisiche e psicologiche preoccupanti: “I sopravvissuti sono fisicamente ed emotivamente esausti“.
E questo sarà l’ultimo giorno in mare per i 314 migranti, si spera. Si, perché secondo quanto riferito ancora da Medici Senza Frontiere, l’imbarcazione Geo Barents si trova a 27 ore circa dalle coste pugliesi.
Prima di attraccare a Taranto dunque, ultimo sforzo per i volontari e per i naufraghi a bordo della Ong, che dopo l’ultima attesa potranno finalmente concludere questa ultima faticosa odissea.
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