E’ morto il bambino di un anno che aveva accusato un malore in spiaggia, mentre giocava con il fratello. Stava trascorrendo le vacanze in famiglia a Torre Ovo.
Dopo 10 giorni di coma, si è dovuto arrendere il bambino di un anno di Taranto. Morto a causa di un’emorragia cerebrale causata dalla rottura di un aneurisma. Il decesso stamattina in ospedale, al Santissima Annunziata di Taranto.
Il malore a Torre Ovo, mentre giocava con il fratellino in spiaggia, poi la corsa in ospedale. Per dieci giorni un bimbo di un anno ha lottato tra la vita e la morte, dovendosi arrendere questa mattina. Il bambino è morto all’ospedale Santissima Annunziata, dove era stato ricoverato direttamente dalla località balenare, dal momento in cui aveva accusato i primi sintomi.
Il decesso è avvenuto a causa della rottura di un’aneurisma, che ha causato un’emorragia cerebrale purtroppo risultata fatale per il bambino. La famiglia, originaria della Lombardia, si trovava in Puglia in vacanza, e proprio durante una giornata in spiaggia il bimbo aveva accusato i primi malori ed era stato trasportato in rianimazione.
Si trovava sulla sabbia insieme al fratello di quattro anni, quando i genitori avevano notato i primi malori. Subito soccorso, prima da mamma e papà, sul posto era arrivata l’ambulanza che lo aveva condotto all’ospedale tarantino.
Insieme al fratello più grande, il bimbo stava giocando con un pallone. Alcune testate locali hanno riportato che i due stessero giocando in una villetta al mare di Torre Ovo, secondo altre ricostruzioni invece la famiglia si trovava al mare.
Una delle prime ipotesi del malore, in ogni caso, era stata proprio quella della pallonata in testa. Nei giorni scorsi le indiscrezioni avevano infatti riportato in un primo momento della pallonata come causa del malore, o addirittura dell’emorragia.
Ma una volta in ospedale, i medici hanno diagnosticato al piccolo una rottura di un’arteria, con difetto congenito. Scartata dunque l’ipotesi di una pallonata, che avrebbe potuto provocare i dolori alla testa al bimbo. Come detto, dopo la Tac, c’è stato il rilevamento del danno cerebrale, provocato appunto da un aneurisma.
Le condizioni sono parse purtroppo subito molto serie per il bambino, che per 10 giorni è stato in coma al reparto di rianimazione dell’ospedale di Taranto. Purtroppo, questa mattina, il cuore del piccolo si è fermato, e con esso tutte le speranze dei familiari.
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