Gli automobilisti italiani, lo sappiamo benissimo, cercano qualunque escamotage per risparmiare i soldi dell’assicurazione. Tra questi, fino alla scorsa primavera, ne veniva utilizzato uno che ora è ufficialmente illegale. Ecco di quale parliamo e a quanto ammontano le possibili multe.
Per ottenere esenzioni, sgravi fiscali e risparmiare soldi, gli italiani hanno trovato negli anni tanti trucchetti da utilizzare con le proprie automobili per pagare di meno.
Ma da quest’anno uno di questi non è più efficace, in quanto è diventato illegale e chi lo utilizza rischia una multa salatissima. Di cosa stiamo parlando? Ecco com’è deve essere la targa della vostra automobile.
Ecco cosa guardano della vostra targa: averla così è illegale
L’evasione fiscale in Italia è all’ordine del giorno: ci sono nel nostro Paese numerose persone che tentano di evitare di pagare troppe tasse, assicurazioni troppo salate e chi più ne ha più ne metta.
A ogni regola si trova sempre un escamotage per aggirarla, ma per quanto riguarda uno dei trucchi utilizzati per l’automobile, questo non vale più.
Infatti, i così detti “furbetti della targa estera” non avranno più fortuna. Ebbene sì: in Italia, per chi non lo sapesse, molti sono soliti acquistare automobili estere, immatricolate all’estero, in modo tale da risparmiare su assicurazione e tasse.
Da marzo 2022, questo non è più possibile, tanto è vero che esistono nuove norme da rispettare, pena una multa davvero alta.
Infatti, per arginare il problema dell’evasione fiscale in ambito automobilistico, non è più permesso circolare con mezzi immatricolati all’estero per un massimo di 3 mesi. Oltrepassato questo termine di tempo, il veicolo dovrà essere immatricolato con targa italiana, oppure portato di nuovo all’estero.
Per tutti i trasgressori, è prevista una multa che può arrivare fino a 2000 euro, non di certo una cifra accessibile a tutti.
Il caso particolare
Dal 18 marzo 2022, in particolare, è stata inserita un’altra novità: se a guidare l’automobile con targa estera è una persona residente in Italia, questo dovrà portare sempre con sé un documento dove è dichiarato a che titolo il soggetto guida il veicolo, se quest’ultimo non è di proprietà dello stesso.
Se la persona indicata utilizza l’auto per più di un mese, bisognerà registrare il titolo e la durata della concessione al PRA (Pubblico Registro Automobilistico).
Senza questa documentazione, quando le forze dell’ordine effettueranno i dovuti controlli, scatterà immediatamente una multa di 250 euro nonché il fermo amministrativo dell’automobile.
Dopo di che, il guidatore sarà obbligato a portare i documenti alla polizia entro 30 giorni, altrimenti in caso contrario verrà emessa una seconda multa di oltre 700 euro.
Con queste misure, si spera, è finita l’era dell’evasione fiscale per quanto riguarda le targhe automobilistiche, relative a mezzi come auto, moto, autocarri e camion. I furbetti non avranno più vita lunga in Italia.