TARI: il pagamento del tributo comunale spetta al proprietario o all’inquilino dell’immobile oggetto di locazione? Non buttare via i soldi: ecco cosa dice la normativa.
Altra odiosa tassa da pagare oltre al Bollo Auto ed al canone Rai è la Tari, la tassa sui rifiuti introdotta otto anni fa. Il presupposto del tributo comunale è la detenzione di immobili e di locali. La scadenza del pagamento della TARI si avvicina e molti contribuenti non sanno se la tassa sui rifiuti debba essere pagata del proprietario dell’immobile o dall’inquilino. C’è molta incertezza in merito, ma la normativa di riferimento ci chiarisce il dubbio.
TARI: cos’è?
Come anticipato la TARI è la tassa sui rifiuti che è stata introdotta nel lontano 2014 e deve essere corrisposta dai cittadini italiani per il servizio di raccolta, gestione e smaltimento dei rifiuti urbani. Essendo un tributo gestito dai Comuni, è l’amministrazione locale a determinare gli importi e le regole concernenti la TARI. Ad esempio, alcuni Comuni prevedono che l’importo della tassa comunale sia diviso in tre rate, mentre altre amministrazioni locali prevedono la divisione in due tranche semestrali. Nel caso in cui un cittadino si dimentichi di pagare una rata alla scadenza prefissata, scattano immediatamente le more e gli interessi. Questo tributo è costituito da una parte fissa e da una parte di natura variabile e viene corrisposto sia dalle utenze domestiche che da quelle non domestiche.
TARI: il presupposto impositivo
Prima di rispondere al dubbio sollevato, è bene ragionare sul presupposto impositivo della TARI. La normativa sancisce che il presupposto della TARI sia l’occupazione dei locali adibiti a qualsiasi utilizzo. È bene che tali locali non costituiscano una pertinenza. È il contribuente che deve dimostrare la sussistenza delle condizioni per poter godere della riduzione o dell’esenzione dal pagamento del tributo locale.
La normativa stabilisce che per applicare la tassa sui rifiuti sia necessario considerare le superfici dichiarate o accertate. Il Comune può considerare come superficie soggetta al tributo locale quella pari a ottanta punti percentuali della superficie catastale.
TARI: chi deve pagare il proprietario o l’inquilino?
Tenendo conto di quanto previsto dalla normativa in merito al presupposto impositivo del tributo comunale, sono coloro che occupano l’immobile a dover pagare la TARI. Quindi, nel caso di immobile oggetto di locazione il pagamento del tributo comunale spetta all’inquilino e non al proprietario. È il soggetto che occupa il locale a dover pagare la TARI: ciò vale per i contratti di affitto che hanno una durata di sei mesi. Nel caso in cui il contratto di locazione duri meno di sei mesi, è necessario che la tassa sui rifiuti sia pagata dal proprietario dell’immobile.
TARI: come deve essere pagato il tributo?
La tassa sulla spazzatura può essere pagata attraverso diverse modalità, tra cui: bollettino presso gli uffici postali e le banche; tramite F24, al bancomat, dai tabaccai, con addebito sul conto corrente e in home banking.