Si torna al lavoro, finiscono le vacanze e c’è una bella sorpresa ad attenderci: tariffe aumentate, prezzi vari e tasse per una spesa di circa 1.760,23 euro a famiglia secondo la stima dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori. Non è stato specificato l’aumento previsto per ogni singola voce ma il peso dell’autunno in arrivo, quando i consumatori italiani si troveranno a spendere più del solito nonostante la riduzione dei costi energetici.
La cifra ipotizzata però non tiene conto delle spese relative alla normale amministrazione di una famiglia media e il totale viene calcolato sommando le spese di settembre, ottobre e novembre così suddivise: 788,70 euro, per libri e corredo scolastico, 117,03 euro, per la seconda rata della Tasi, 143,00 euro per la seconda rata della Tari, 455 euro per le bollette di acqua, luce, gas e telefono, e 256,60 euro per la prima rata del riscaldamento.
Secondo i presidenti di Federconsumatori e Adusbef (Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari), Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, questa stangata sarà un grave colpo per i bilanci delle famiglie e avrà conseguenze persino sull’intero sistema produttivo, oltre che sui consumi. “Il potere di acquisto delle famiglie è ai minimi storici (si è ridotto del -13,4% dal 2008 ad oggi) e tali costi non potranno che incidere sempre di più sulla domanda di mercato. Inoltre, l’elevato tasso di disoccupazione si ripercuote, ovviamente, sui bilanci familiari, poiché sono proprio genitori e nonni a sostenere economicamente i giovani senza lavoro”, commentano Trefiletti e Lannutti.
La priorità ora è in mano al governo: deve mettere in atto efficaci provvedimenti per rilanciare il sistema economico italiano attraverso un Piano Straordinario per il Lavoro, puntando su ricerca, innovazione, sviluppo tecnologico, comunicazioni, bonifiche territoriali, realizzazione di infrastrutture utili alla riqualificazione del settore turistico e messa in sicurezza dell’edilizia scolastica, secondo quanto auspicato dai presidenti di Federconsumatori e Adusbef.