Tatuaggi: quali sono i rischi per la salute? Oggi tatuarsi non è più soltanto un vezzo riservato a pochi, è una moda imperante: è difficile infatti trovare qualcuno che abbia il corpo completamente libero da disegni e colori. Ma qual è il costo da pagare per avere un fisico adornato come un’opera d’arte? Imprimere nei primi strati di pelle, una quantità più o meno importante di colore, può generare diverse problematiche, dalla semplice reazione allergica cutanea, alle infezioni batteriche, sino alle infezioni (fortunatamente rare) del sangue. E’ quindi importante rivolgersi a centri affidabili, a norma di legge e soprattutto informare il tatuatore, in caso di allergie note, ad esempio, al lattice. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere sui rischi per la salute legati ai tatuaggi.
Rischi dei tatuaggi: le reazioni allergiche
Andiamo alla scoperta dei rischi per la salute legati ai tatuaggi partendo dalle possibili reazioni allergiche: nonostante si tratti di casi poco frequenti, è a tutti gli effetti un’eventualità che potrebbe capitare a chiunque. Molto dipende dalle condizioni igieniche dello studio e delle attrezzature utilizzate, nonché dalla tipologia di colori utilizzata. Una delle allergie più frequenti è quella al lattice dei guanti, ma c’è anche chi è allergico a una o più sostanze contenute nell’INCI dei colori. Fortunatamente i pigmenti utilizzati per fare i tatuaggi non sono tutti uguali, tuttavia, in linea generale, quelli colorati sembrano i principali responsabili delle potenziali reazioni allergiche. Il più pericoloso sembra essere il colore rosso, mentre gli inchiostri nero/blu pare siano praticamente privi di rischio.
Se dovesse capitarvi di avere una reazione allergica cutanea, non fatevi prendere dal panico, rivolgetevi immediatamente al vostro medico curante, che sicuramente saprà come aiutarvi. Se invece doveste accorgervi di avere una reazione più grave (decisamente rara), dirigetevi al pronto soccorso.
Rischi dei tatuaggi: le infezioni
I tatuaggi, oltre alle reazioni allergiche, possono generare anche infezioni di varia natura: il tattoo, del resto, è una ferita aperta, nei primi giorni dopo la realizzazione, per questo è potenzialmente esposto alla contaminazione da parte di numerosi agenti patogeni, quali batteri, funghi e virus. Un tatuaggio può infettarsi in due fasi: durante l’esecuzione, per colpa di condizioni igieniche inadeguate della stanza in cui viene realizzato o dell’attrezzatura utilizzata; oppure nei giorni successivi, per via di una scarsa attenzione post-esecuzione. Il primo rischio è facilmente arginabile optando per un centro sicuro e a norma di legge, mentre per la fase post tattoo, l’importante è seguire scrupolosamente le indicazioni fornite dal tatuatore stesso. Ad esempio, ricordate di tenere il tatuaggio coperto almeno per alcune ore dopo la realizzazione, per evitare che venga in contatto con agenti patogeni nella fase più delicata; pulite il tatto con acqua e sapone neutro, quindi applicate una crema morbida, come la vaselina, per idratare la pelle ed evitare che, seccandosi, si cicatrizzi male, rovinando tutto il lavoro.
Come riconoscere se il tatuaggio si è infettato? E’ molto semplice: solitamente la zona interessata si gonfia, diventa rossa, è dolente al tatto e nelle fasi più avanzate può anche produrre pus. In questi casi, rivolgetevi subito al vostro medico, che vi indicherà il programma terapeutico più adeguato alla vostra condizione.
Rischi dei tatuaggi: problemi alla pelle
I tatuaggi possono anche provocare numerosi problemi alla pelle. Qualche esempio? Tra i rischi per la salute legati ai tatuaggi si annoverano granulomi, cicatrici cheloidee, capaci di svilupparsi improvvisamente anche diversi anni dopo aver fatto il tatuaggio, come esito di infiammazioni o infezioni pregresse. Sovente, in alcuni punti dei tatuaggi, tendono a svilupparsi eruzioni cutanee molto simili ai brufoli, che tendono a cronicizzarsi.
Tatuaggi: i rischi più gravi (ma rari)
Infine, esiste anche il rischio di contrarre infezioni gravi con un tatuaggio, ma fortunatamente si tratta di un’eventualità piuttosto rara. Tra i rischi per la salute legati ai tatto si annoverano infatti importanti infezioni del sangue, quali, Epatite B e C, Tetano e persino l’HIV. Il rischio di contrarre infezioni del sangue di questo calibro è strettamente legato alle attrezzature utilizzate per la realizzazione del tatuaggio. Una decina di anni fa era una possibilità più concreta, oggi, grazie agli innumerevoli controlli effettuati periodicamente negli studi di tatuaggi, è piuttosto difficile che un tatuatore possa lavorare senza rispettare le necessarie norme igieniche.
Tatuaggi: consigli per arginare i rischi di salute
Cosa si può fare dunque, per arginare i rischi per la salute legati a un tatuaggio? Innanzitutto, è fondamentale rivolgersi a un negozio, salone o centro specializzato e autorizzato dalle autorità sanitarie, ma è anche indispensabile che prima di iniziare il lavoro, osserviate con i vostri occhi che vengano rispettare le procedure igieniche previste dalla legge, per evitare ogni tipo di contagio. Una cosa su tutte, l’ago utilizzato per il vostro tatuaggio, dovrà essere aperto davanti ai vostri occhi e una volta terminato il lavoro, dovrà essere gettato. Anche i colori devono essere versati in piccoli contenitori per un vostro uso esclusivo e le eventuali rimanenze andranno necessariamente buttate.
La struttura deve essere provvista anche di un apparecchio per sterilizzare tutti gli strumenti, le superfici di lavoro dovranno essere disinfettate e il tatuatore dovrà pulirsi con sapone antibatterico ed usare guanti di lattice usa e getta.
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