Una riunione organizzata alle 14:30 di oggi 17 gennaio presso il Ministero delle imprese del made in Italy.
Lo scopo è quello di analizzare la situazione che attualmente si sta svolgendo nell’intera filiera. Nonostante ciò non mancano le premesse di una revoca del 25 e il 26 gennaio per quanto riguarda la citazione. Ciò che rende il tutto ancora più complicato è la presenza del fatto che non mancano delle compagnie petrolifere che non hanno controllato i prezzi applicati alla pompa.
Per la giornata di oggi alle 14:30 è previsto il “tavolo tecnico carburanti” presso il Ministero dell’impresa e del made in Italy.
Una riunione che ha un obiettivo abbastanza preciso, ossia analizzare la situazione dell’intera filiera.
Nonostante ciò, non risultano essere positive le premesse per quanto riguarda una probabile revoca dello sciopero dei benzinai che si potrà avere il 25 e il 26 gennaio.
Sono stati abbastanza chiare le tre sigle di categoria Fegica, Figisc Confcommercio e Faib Confesercenti, le quali hanno affermato che se durante la giornata di oggi non si partirà dal decreto sulla trasparenza dei prezzi di carburanti, hanno intenzione di andare avanti con lo sciopero che sarà quindi confermato.
Ciò che irrigidisce ancora di più i benzinai è il fatto che l’Antitrust non ha vigilato alla perfezione sui prezzi che sono stati applicati alla pompa.
Sappiamo infatti che in determinati casi questi sono risultati molto più alti di quelli mostrati al pubblico, proprio come rivela la Guardia di Finanza.
Nel frattempo i prezzi del carburante risultano essere poco mossi mentre, all’interno dei mercati internazionali, il costo di petrolio e gas va in ribasso.
Pare che Fegica, Figisc Confcommercio e Faib Confesercenti siano rimaste decisamente contrariate dal decreto legge reso pubblico all’interno della Gazzetta Ufficiale durante la serata di sabato.
Le tre sigle di categoria infatti hanno voluto avvertire che se la situazione continuerà ad andare avanti con queste condizioni, la loro decisione è quella di confermare lo sciopero.
Infatti, come afferma Roberto Di Vincenzo, il presidente della Fegica, pare che il governo continui a fare scarica barile per quanto riguarda l’argomento del caro carburanti.
Per l’incontro che si terrà oggi sembra che la filiera sia allineata.
Tutte le associazioni desiderano che l’incontro abbia inizio proprio con l’analisi del decreto in particolare attraverso l’analisi di due punti su cui non sono per nulla d’accordo.
Il primo riguarda l’obbligo di esposizione di un cartello con i prezzi medi regionali.
Il secondo invece fa riferimento riferimento all’inasprimento delle sanzioni le quali sono considerate come “sproporzionate e che non fanno deterrenza”.
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