Taxi Driver nasconde un tesoro di curiosità poco note che vale la pena approfondire. Il film, tra i capolavori di Martin Scorsese come regista, uscì l’8 febbraio del 1976 negli Stati Uniti (in Italia arrivò il 27 agosto dello stesso anno) e fu interpretato da un giovanissimo e semi-sconosciuto Robert De Niro. La profonda complessità della sceneggiatura di Paul Schrader e le magnifiche interpretazioni degli attori coinvolti, portarono a una lunga serie di incassi record e alla vittoria della Palma D’oro del Festival di Cannes, oltre alle nomination per 4 Premi Oscar (Miglior attore protagonista per De Niro, Miglior attrice non protagonista per Jodie Foster, Miglior film e Miglior colonna sonora).
La storia è quella di Travis Bickle, un ex marine appena tornato dal Vietnam, dove ha perso gran parte della sua salute mentale. Soffre di insonnia e ne approfitta guidando taxi nelle ore notturne, durante le quali viene a contatto con i personaggi più oscuri di New York. Preso dalla paranoia, Travis decide che deve intervenire per salvare la società dalla corruzione morale della politica e si lancerà in una crociata folle contro le istituzioni.
Taxi Driver: le curiosità più interessanti sul film
– Per realizzare Taxi Driver furono investiti 1 milione e 300 mila dollari, ampiamente ripagati anche soltanto con il botteghino degli Stati Uniti, dove incassò 28 milioni e 300 mila dollari.
– Prima di confermare Robert De Niro come protagonista nei panni di Travis, Martin Scorsese valutò per un breve periodo l’opportunità di inserire nel cast Jeff Bridges, che nel 1998 vedremo nel ruolo cult del film Il Grande Lebowski. Alla parte era interessato anche il management del cantante Neil Diamond, che all’epoca stava cercando di ottenere anche visibilità grazie al cinema.
– Quando De Niro fu ingaggiato, si trovava in Italia per girare ‘1900’ di Bernardo Bertolucci. Ricevuta la notizia volò a New York e stette settimane sui taxi della città per prepararsi al ruolo e, una volta pronto, tornò sul set italiano e finì l’ultima settimana di riprese che ancora mancavano all’appello.
– Nel 1976 Robert De Niro non era ancora un attore particolarmente noto, ma aveva già vinto un Premio Oscar per la sua interpretazione in Il Padrino. Mentre si trovava in preparazione su uno dei taxi usati per girare la città, un passeggero lo riconobbe e si dichiarò molto dispiaciuto che la sua carriera a Hollywood non fosse decollata…
– Il particolare accento di Travis in Taxi Driver fu ispirato a De Niro dai soldati americani che incontrò in una base militare italiana. Amò così tanto il loro modo di parlare che registrò le loro conversazioni e le usò come modello per l’interpretazione del suo protagonista.
– La strepitosa Jodie Foster interpretava la prostituta-bambina Iris e quando girò il film aveva soltanto 12 anni. La parte era altamente scabrosa per la sua età che l’attrice ha dovuto girare sul set con un assistente sociale, oltre a partecipare a diversi incontri con uno psicologo, per dimostrare di non aver subito nessun trauma per colpa del ruolo. Per i momenti più provocatori, la Foster venne sostituita in scena dalla sorella Connie, di otto anni più grande ma con la medesima corporatura.
– Martin Scorsese è apparso nel film come uno dei passeggeri di Travis, poiché l’attore che era stato ingaggiato si trovò vittima di un incidente sul set all’ultimo minuto.
– La sequenza finale con la sparatoria venne girata in un condominio di New York in oltre tre mesi. Per il montaggio del materiale, Scorsese si avvalse dell’aiuto di un suo caro amico regista, Steven Spielberg.
– La memorabile colonna sonora di Taxi Driver fu l’ultimo lavoro del compositore Bernard Herrmann, una leggenda del settore, che realizzò anche le musiche di capolavori senza tempo come ‘Quarto potere’ di Orson Welles e ‘Psycho’ di Alfred Hitchcock. Tutta la musica del film fu registrata in due giorni e il compositore morì poche ore dopo.