Indica la tipica bevanda calda inglese: ma qual è la forma corretta tra te, the e tea? E, soprattutto, come si scrive in italiano? Innanzitutto è bene precisare che te, senza accento, è – come spiega Treccani – la ‘forma che assume tu quando è usato come complemento diretto (voglio te) e indiretto (vengo con te)’, nonché la forma colloquiale del pronome personale tu utilizzata con valore di soggetto. Ma spieghiamo meglio quando utilizzare te e quando, invece, tè, the o tea.
Prima di spiegare qual è la forma giusta tra te, tè, the e tea – e come si scrive correttamente in italiano – è bene soffermarci sul significato del pronome personale te e in che modo bisogna utilizzarlo.
Prima di tutto una breve distinzione, quella cioè che caratterizza i pronomi personali, le cui forme sono di due tipi:
– soggettive, che servono per il soggetto (io, tu, egli)
– oblique, che servono per i complementi diretti e di termine (ho visto te, l’ho portato a te)
Secondo le regole della grammatica italiana, il pronome personale ‘tu’ si usa sempre con valore di soggetto (hai mangiato tu la mela). In alcuni casi, però, con la stessa funzione può essere utilizzato anche il pronome obliquo ‘te’ (beato te che hai finito, ne so quanto te). Allo stesso modo ‘te‘ è usato ricalcando forme dialettali (io vado, vieni anche te?), con funzione di complemento insieme a verbi come essere, sembrare e parere (faccio diversamente, io non sono come te) o accompagnato da un participio assoluto (ho nominato tutti, compreso te).
Fatta questa doverosa precisazione sul significato e su come si scrive ‘te’, procediamo con il nostro quesito iniziale, ovvero qual è la grafia corretta tra te, tè, the e tea secondo il parere dell’Accademia della Crusca.
Spesso, soprattutto nella lingua scritta, se vogliamo riferirci alla bevanda, facciamo confusione tra le forme tè, the e tea: qual è quella giusta e come si scrive in italiano?
Fermo restando che la variante inglese corretta è tea (ma è accettata anche la variante ‘thé’, mentre the, com’è noto, è l’articolo determinativo utilizzato sempre in questa forma, a prescindere dal genere e dal numero del sostantivo cui si riferisce), la parola italiana corretta per indicare la bevanda calda è tè, preferibile (come suggerisce la Crusca) alle forme accentate thè e thé.
Come si scrive in italiano, dunque, se te, tè, the o tea, è presto detto: tè è la grafia corretta, usata sia per indicare la pianta asiatica delle teacee che la gustosa bevanda inglese. Cosa peraltro confermata dall’Accademia della Crusca – ‘tè indica la bevanda (ed è preferibile a the e thè), mentre te è il pronome’ – e dai maggiori dizionari italiani:
Treccani – tè (meno com. the o thè) s.m. [dal fr. thé, che è dal cinese (dialetto di Amoy) t’e (forse attrav. il malese)]. Bevanda aromatica preparata per infusione delle foglie del tè.
Garzanti – tè (dal fr. thé, che è dal cin. t’e.), bevanda che si ottiene mettendo in infusione le foglie disseccate di un arbusto dallo stesso nome (tè caldo, tè freddo, è l’ora del tè).
Il Nuovo De Mauro – tè, s.m.inv.(dal cin. dial. t’e, cfr. fr. thé); arbusto sempreverde della famiglia delle Teacee.
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