Team Jorge, un team di hacker israeliani ha dichiarato “Così abbiamo manipolato 30 elezioni nel mondo”. Il principale hacker si chiama Tal Hanna ed è un ex agente delle forze speciali israeliane.
È lui a guidare l’intero team di hacker vendendo i suoi servizi a chi vuole cambiare le sorti di un voto politico, l’intero scandalo è venuto fuori dopo un’inchiesta giornalistica internazionale durata diversi mesi e guidata da “Forbidden Stories”.
Il mondo della politica mondiale si appresta ad affrontare l’ennesimo scandalo dopo le dichiarazioni di un team di hacker israeliani che si è ritenuto responsabile di aver manipolato 33 elezioni politiche in tutto il mondo.
L’intera vicenda e organizzazione è venuta fuori dopo un’inchiesta avviata nei mesi scorsi, e durata per molti mesi, da “Forbidden Stories”.
“Forbidden Stories” è un collettivo investigativo francese che unisce ben 30 testate giornalistiche differenti provenienti da tutto il mondo. Tra queste testate giornalistiche incontriamo alcune delle più famose al mondo come Le Monde, Radio France, the Guardian, El Pais, Der Spiegel e Die Zeit.
I giornalisti che hanno preso parte all’inchiesta si sono finti dei potenziali clienti interessati ad acquistare alcuni dei servizi promossi dagli hacker israeliani che utilizzano il nome in codice Team Jorge.
Il Team Jorge è guidato da Tal Hanan, un uomo di 50 anni che è un ex agente delle forze speciali israeliane. L’intero team è composto da hacker israeliani e offrono servizi in tutto il mondo.
I loro principali campi d’azione sono spionaggio, sostituzione d’identità, pirataggio di mail, controllo delle comunicazioni di leader politici e degli assistenti, diffusioni e creatori di false notizie, attacchi informatici, campagne sui social newtwork.
Ogni servizio prevede il pagamento di un compenso in base al tipo di operazione richiesta. Le informazioni sull’inchiesta sono riportate principalmente su tre grandi giornali Radio France, The Marker e Haaretz.
Sono proprio loro che hanno deciso di fingersi consulenti al servizio di diverse entità che avevano intenzione di rimandare le elezioni in un Paese africano attualmente instabile politicamente.
I tre giornalisti hanno incontrato il team tra Luglio e Dicembre 2022, sia attraverso i canali digitali che di persona, il loro ufficio fisico è situato a circa 30 chilometri da Tel Aviv e tutti i giornalisti hanno filmato gli incontri.
Durante questi incontri è emerso che il team lavora da 6 uffici diversi presenti in tutto il mondo ed utilizza personale qualificato con esperienze pregresse all’interno di agenzie governative, in finanza, nei social media e anche alla “guerra psicologica”.
Il team durante gli incontri ha raccontato di essere coinvolto in diverse operazioni che si stavano svolgendo per un’elezione in Africa, e in altri due progetti che riguardavano invece gli Stati Uniti.
Hanno poi mostrato ai giornalisti come in realtà Telegram, ritenuto uno dei social più sicuri, è in realtà anch’esso facile da aggirare. Gli stessi hanno infatti mostrato ai giornalisti come facilmente potessero spedire messaggi attraverso l’account di un consigliere politico del Kenya.
Il Team Jorge durante il “colloquio” ci ha tenuto ha presentare le proprie capacità e ha illustrato come fossero capaci di hackerare gli account Google, riuscire a spiare e manipolare diversi software di comunicazione anche se criptati, riuscire ad ottenere documenti bancari, attivare gli “avatar” sui social network e molto altro.
Lo stesso gruppo di hacker ha anche sostenuto di essere intervento per poter manipolare 33 campagne elettorali a livello presidenziale, ben 27 di queste sono state concluse con successo.
Secondo quanto riportato dal Team Jorge in Europa si sarebbero occupati di intervenire nel referendum per l’indipendenza della Catalogna che si è svolto nel 2017, lo stesso che non è stato poi riconosciuto dal governo spagnolo.
Alcune delle operazioni rivendicate riguardano la presidenza in Kenya, campagne in Indonesia per la commissione elettorale, e alcune operazioni svolte in California per attività non descritte.
The Marker, il quotidiano economico israeliano ha scritto “Hanno seminato il caos nelle democrazie di tutto il mondo”.
Il Team Jorge ha specificato che per poter compiere i suoi servizi e per le operazioni di diffusione di disinformazione utilizza falsi profili social creati con un software ben preciso chiamato Aims.
Aims sta per Advanced Impact Media Solutions, ed è una loro proprietà. Questo stesso software è stato poi venduto a diverse società di intelligence presenti nel mondo, ma anche a partiti politici e a compagnie private.
In particolare la vendita di questo prodotto si è registrata in America meridionale e centrale, Africa, Stati Uniti e Europa. Il software è in grado di controllare e creare dei profili falsi su tutti i principali social network tra cui Facebook, Twitter, LinkedIn, Telegram, Gmail, YouTube e Instagram.
Questi profili non sono facilmente identificabili, ogni avatar realizzato ha un account Amazon, delle carte di credito e dei portafogli di criptovalute, è inoltre in grado di imitare il comportamento umano grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Il team di hacker ha notevoli capacità ed è in grado di svolgere attuare diverse tattiche che si adattano alle varie necessità del momento. Secondo quanto riportato dal The Guardian, avrebbero fatto recapitare a casa di un politico un giocattolo sessuale utilizzando Amazon, per far credere alla moglie che avesse un’altra relazione.
Tutte le informazioni ottenute dall’inchiesta sono al momento impossibili da verificare, per molti infatti Hanan, avrebbe potuto abbellire le loro capacità per potersi garantire l’acquisizione di un nuovo cliente.
I servizi offerti dal gruppo di hacker hanno un costo molto elevato che va dai 6 ai 15 milioni di euro, per ricevere i pagamenti utilizza vari strumenti tra cui le criptovalute.
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