Non è una novità il fatto che i costruttori automobilistici collaudino i loro prototipi nelle condizioni più estreme, prima di avviarne la produzione su larga scala. Accade da decenni. Tuttavia negli ultimi tempi l’evoluzione nella potenza di calcolo degli elaboratori elettronici ha permesso una notevole velocizzazione e un consistente risparmio nei costi, grazie ai simulatori. La Ford sta ultimando la realizzazione di un nuovo centro di simulazione ambientale, nella sede europea di Colonia.
Per simulazione ambientale in questo caso s’intende letteralmente il tempo meteorologico. Infatti il centro di ricerca si chiama “Weather Factory”, fabbrica del tempo. Lo scopo è testare il comportamento del veicolo nelle diverse situazioni meteo: dal caldo torrido al gelo artico, dalle piogge torrenziali alle tempeste di neve, aggiungendo le raffiche di vento più violente e l’umidità più insidiosa.
L’impianto avrà le dimensioni di un campo da calcio e occuperà una superficie di oltre 5.500 metri quadrati. Sarà composto da un laboratorio per i test di alta quota, dove si potrà ricreare il clima esistente in vetta al Monte Bianco, a 4.810 metri d’altezza; ci saranno anche due gallerie del vento e quattro camere a temperatura controllata, tre delle quali in grado anche di effettuare test sull’umidità.
Il centro Weather Factory sarà pienamente operativo alla fine del 2017. Consentirà di provare contemporaneamente fino a nove veicoli, sottoponendone a durissimi test tutti gli organi e sistemi; dai freni alla climatizzazione, dall’impianto elettrico alla capacità di traino. Si potranno ricreare temperature da -40 a 55 gradi centigradi.
Naturalmente nell’uso ordinario nessun veicolo si troverà mai ad operare in tali condizioni. L’utilità di questi collaudi risiede nella possibilità di trovare in tempi rapidi e a costi ragionevoli i limiti strutturali dei veicoli, per intervenire su eventuali problemi e per prevedere con precisione la loro durata durante la normale vita commerciale. A vantaggio anche del cliente.