Riguardo le telecamere in casa, la legge è piuttosto chiara. Vediamo se violano la privacy e dove posizionarle.
Le telecamere in casa possono essere installate stando ad alcune regole che riguardano ad esempio, l’altezza ed il cartello informativo.
Le telecamere in casa possono essere installate sia che si viva in un appartamento in un condominio in città, oppure in una villetta di campagna. Avere un sistema di videosorveglianza permette agli inquilini, di essere più tranquilli e sicuri. Le telecamere in casa, infatti, potrebbero fungere da deterrente per furti e altro come, ad esempio, atti di vandalismo. Infatti, si possono installare dei sistemi in grado di avvisare le forze dell’ordine.
Prima di poter installare tale sistema di videosorveglianza, però, è necessario attenersi a ciò che prevede la legge. Si rischierebbe, infatti, di violare la privacy oppure di incorrere in multe care.
In particolare, chi vuole installare delle telecamere in casa, dovrà attenersi ad un posizionamento specifico, nonché all’apposizione di un cartello. Si tratta di regole che devono essere osservate sia se si vive in condominio sia se si ha una casa privata.
I cartelli serviranno a segnalare che l’area è videosorvegliata e che le registrazioni verranno conservate per un massimo di 48 ore. Infatti, nel caso in cui le autorità volessero visionare le registrazioni devono fare una richiesta. Cosa deve essere scritto sul cartello lo ha stabilito il Garante della Privacy con l’articolo 13 del D. Lgs n. 196/03. Può bastare un cartello 20*30.
Le telecamere in casa hanno bisogno di luoghi specifici in cui essere installate. Le aree di pertinenza non possono comprendere arre comuni come pianerottoli, spazi comuni, passaggio di pedoni in strada, giardini condominiali e parcheggi. In sostanza, la telecamera installata sul pianerottolo non dovrà inquadrare lo stesso (o la strada) ma soltanto la porta o la finestra di pertinenza.
Bisogna tenere a mente che non serve alcuna autorizzazione per installare le telecamere. Bisogna semplicemente darne un’adeguata informazione attraverso i cartelli. Se si vuole installare la telecamera in un condominio, però, si rischia di violare la privacy degli altri condomini. Ecco, dunque, che si deve chiedere l’autorizzazione all’intero condominio, a seguito di una riunione condominiale.
Si deve tenere da conto l’articolo 1122-ter del Codice civile che è stato inserito con la Riforma del condominio nel 2021. Tale articolo stabilisce che le installazioni di telecamere in casa, devono essere approvate a maggioranza come stabilisce il secondo comma dell’articolo 1136.
Dopo l’approvazione in riunione è legittimo installare la camera evitando di inquadrare aree private. La telecamera deve avere come scopo unico quello di assicurare sicurezza e non monitorare comportamenti altrui. L’altezza a cui deve essere posizionata la telecamera è di 4 metri a meno che non sia possibile.
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