Grazie all’ordinanza emessa dalla Regione Basilicata, fino al 31 agosto ci sarà lo stop del lavoro nelle ore caratterizzate da temperature bollenti.
La decisione arriva in seguito all’appello che i sindacati hanno lanciato al governatore Vito Brandi.
Il grande caldo ha caratterizzato questo ultimo periodo a causa dell’anticiclone africano che attanaglia l’Italia. Ora, si stanno cercando delle soluzioni per provvedere alla salvaguardia delle coltivazioni, che soffrono molto a causa delle temperature bollenti e della mancanza di piogge.
Fra le diverse misure messe in atto dalle regioni, una molto importante per i lavoratori è arrivata in queste ore, infatti i sindacati hanno fatto sentire la loro voce e nella Regione Basilicata, un’ordinanza vieta il lavoro nei campi nelle ore in cui l’esposizione al sole è prolungata, precisamente fra le 12.30 e le 16.
La giunta lucana è giunta a questa decisione firmando tale ordinanza, che sarà valida fino al 31 agosto, in seguito alle varie richieste dei sindacati.
Si tratta di un passo importante per tutelare i lavoratori dei campi e soprattutto prevenire malori riconducibili al caldo, che, come sappiamo, in questo periodo è caratterizzato da temperature ben oltre la media stagionale.
Ad essere interessato dal provvedimento è l’intero territorio regionale della Basilicata, dove si trovano moltissime aree e zone interessate dallo svolgimento del lavoro nel settore agricolo.
La regola vale solo nei giorni in cui le temperature sono davvero elevate e possono costituire un rischio per la salute dei lavoratori.
Un traguardo molto importante grazie ai sindacati che hanno lanciato l’appello al presidente della Regione, Vito Bardi.
In una nota congiunta dei segretari generali Vincenzo Esposito (Flai Cgil), Giuseppe Romano (Fai Cisl) e Gerardo Nardiello (Uila Uil Basilicata), vengono evidenziate le condizioni climatiche torride che purtroppo sono arrivate in Italia anticipatamente e in maniera violenta.
La causa principale ovviamente è l’innalzamento notevole delle temperature e questa situazione:
“impone un intervento delle istituzioni per regolamentare il lavoro ni campi. chiediamo al presidente di regione vito bardi di vietarlo nelle ore più calde della giornata per tutelare i lavoratori”.
I rappresentanti dei sindacati hanno sottolineato l’importanza di questo intervento per evitare incidenti sul lavoro, ricordando anche che il contratto collettivo nazionale del settore prevede che anche per le ore in cui non si lavora si venga retribuiti.
L’ordinanza verrà ufficialmente pubblicata sul sito ufficiale della Regione Basilicata, mentre per chi volesse rimanere aggiornato sulla mappa del rischio, il sito è www.worklimate.it.
Una decisione importante che segue il modello pugliese e si spera abbia una risonanza in tutte le regioni italiane.
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