Temporali, rovesci e instabilità protagonisti. Il lungo weekend del Ponte del 2 giugno, che include anche questo primo fine settimana del mese, sarà caratterizzato da un’instabilità atmosferica persistente sull’Italia.
Questa situazione meteorologica si sviluppa a causa di una circolazione relativamente fresca di aria umida in quota, che si mantiene sulla regione del Mediterraneo da diversi giorni.
La causa di tale circolazione è da attribuire a un aumento dell’ondulazione del flusso atlantico alle latitudini inferiori, all’interno del quale si sposterà un sistema nuvoloso leggermente più organizzato che rappresenta la prima perturbazione del mese.
Queste condizioni meteorologiche potrebbero essere piuttosto persistenti: ci si aspetta, infatti, precipitazioni e instabilità atmosferica in diverse regioni del paese. Gli effetti potrebbero variare da forti piogge localizzate a rovesci sparsi e temporali. In alcune zone potrebbero verificarsi temporanee schiarite, ma è probabile che il cielo rimanga generalmente coperto durante il periodo del ponte.
Un weekend, quindi, quello che segue il ponte del 2 giugno, influenzato da condizioni atmosferiche instabili e precipitazioni in diverse parti dell’Italia. Fenomeni che, in qualche caso ed in particolare nelle ore pomeridiane e nelle zone interne, potrebbero assumere carattere di forte intensità anche con intensi nubifragi.
I principali modelli fisico-matematici indicano che sia il sabato 3 che la domenica 4 saranno caratterizzati da rovesci e temporali, con un’attenzione particolare alle regioni centro-settentrionali e alla Sardegna. Inoltre, la valle padana potrebbe essere più coinvolta, con il rischio di precipitazioni che non si limiterà alle sole ore pomeridiane.
La domenica potrebbe presentarsi come la giornata peggiore, con una maggiore intensità delle precipitazioni e dei temporali. Questo potrebbe causare disagi e limitare le attività all’aperto in molte regioni.
Al Sud e in genere sull’appennino, dopo le piogge dei giorni scorsi dovrebbe andare generalmente meglio. Rimane elevata, tuttavia, la possibilità di precipitazioni anche a carattere di rovescio e temporalesco nelle aree interne soprattutto di Molise, Lucania, Calabria e Puglia occidentale.
Dai dati di output dei modelli meteorologici principali, sembra che le condizioni instabili e caratterizzate da temporali potrebbero persistere fino alla giornata di martedì 6. Tuttavia, c’è la possibilità che l’alta pressione si rafforzi sull’Italia e sul Mediterraneo verso la fine della prima decade di giugno. Per avere informazioni più precise sulle future condizioni meteorologiche, è necessario attendere gli aggiornamenti successivi.
Per quanto riguarda le temperature, durante l’intero periodo considerato, si prevede un quadro climatico insolitamente normale. Le temperature saranno vicine o leggermente superiori alla media stagionale, tipiche dell’inizio dell’estate, con valori che difficilmente supereranno i 25-26 gradi.
Una situazione che sembra poter cambiare da metà della prossima settimana. Una modesta azione anticiclonica, pare voglia guadagnare alcuni km verso nord interessando anche l’Italia specie le sue regioni centro-meridionali e tirreniche.
L’anticiclone potrebbe presentarsi a partire soprattutto da giovedì 8. Gli effetti sarebbero evidenti sia in termini relativi alla cessazione della fenomenologia e quindi, quelli relativi a temporali e rovesci che in particolar modo nelle ore più calde della giornata interessano le nostre regioni, che relativi all’aspetto più propriamente di natura termica e quindi di temperatura.
Il primo aspetto, quello delle precipitazioni, deriverebbe da un cambio sistematico del pattern barico e quindi da un aumento della pressione che andrebbe a sostituirsi a quella sorta di lunga palude barica.
Il secondo, favorito da un aumento significativo della durata del soleggiamento.
Nella storia climatologica italiana, sono stati registrati diversi mesi di giugno caratterizzati da temperature particolarmente elevate. Alcuni esempi significativi includono:
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