[didascalia fornitore=”ansa”]La nave Diciotti ferma nel porto di Catania[/didascalia]
Tenere bloccata per dieci giorni la Nave Diciotti in porto a Catania è costato oltre 200.000 euro, denaro che si sarebbe potuto risparmiare se i 177 richiedenti asilo tenuti ”in ostaggio” fossero stati subito trasferiti in un Cas come quello di Rocca di Papa. I dettagli sullo spreco di denaro pubblico relativo alla gestione della Diciotti sono apparsi sul quotidiano di ispirazione cattolica l’Avvenire, voce della CEI. Ve ne proponiamo una sintesi.
Tenere ferma la nave Diciotti con il suo carico di migranti in porto è costato almeno 5 volte di più che ospitare le 177 persone a bordo in un centro di accoglienza straordinaria come quello di Rocca di Papa, dove sono stati alloggiati un centinaio di migranti.
Il quotidiano della Cei ha sottolineato, dunque, che oltre alle inaccettabili sofferenze cui sono stati sottoposti i migranti c’è stato anche un considerevole spreco di denaro pubblico perché la Diciotti ha dovuto tenere i motori accesi anche in porto per far funzionare i generatori a bordo.
Nell’articolo firmato da Antonio Maria Mira si legge: ”Abbiamo fatto un po’ di conti, basandoci su fonti istituzionali e considerando solo 150 richiedenti asilo, senza contare quindi chi è sbarcato prima perché minore o malato. Il costo operativo della motonave è di 740,15 euro all’ora; quindi per 10 giorni arriviamo a 177.636 euro”.
A questa cifra si devono sommare le spese i beni di prima necessità (acqua, cibo, kit per l’igiene personale) che sono stati valutati in almeno 10 euro a persona al giorno (per il Cara di Mineo sono 9). ”Il totale è quindi di 15mila euro per 10 giorni a bordo e siamo a 192.636 euro, cioè 128,42 a persona al giorno, tre volte e mezza i famosi 35 euro che lo Stato paga a Cas e Sprar”, denuncia ancora il quotidiano di ispirazione cattolica.
Ed è da notare che a queste cifre non sono stati aggiunti i costi dell’equipaggio della Diciotti (41 persone). ”La spesa media per un membro dell’equipaggio è di 4.500 euro al mese (stipendio lordo più costi aziendali), quindi per 10 giorni 1.500 euro; cifra che moltiplicata per 41 fa 61.500 euro. E siamo a un totale di 254.136 euro, pari a 169,42 a testa al giorno, mentre il costo di una normale accoglienza, facendo sbarcare i migranti, sarebbe stato di 52.500 euro”. E per quanto riguarda l’equipaggio probabilmente avrà diritto allo straordinario: 5.500 euro al giorno, ovvero altri 55mila euro da sommare al conto.
A tutto ciò bisogna ancora aggiungere i costi dell’assistenza sanitaria a bordo e i costi della gestione dell’ordine pubblico sul molo.