È stato il preparatore atletico dei più importanti tennisti al mondo. La sua morte ha lasciato un vuoto incolmabile nell’intero mondo dello sport. Si è spento a 91 anni a causa di una malattia.
Nick Bollettieri è stato uno dei grandi maestri del tennis, nonché scopritori di vere e proprie leggende, come Serena Williams.
Un vuoto che, difficilmente, potrà esser colmato. Si è spento, all’età di 91 anni, Nick Bollettieri, uno dei più grandi maestri del tennis mondiale. È grazie a lui e al suo intuito che, oggi, abbiamo stelle come Serena Williams, Andrè Agassi o la Sharapova. Quasi tutti i principali campioni del tennis degli ultimi 30 anni, sono passati per le sue mani.
91 anni, era malato da tempo. La notizia della sua scomparsa è stata confermata e, poi, diffusa, attraverso i social network, da Tommy Haas.
Di origini italiane, i suoi genitori erano emigrati negli Stati Uniti. Nato nel 1931 è stato uno dei più grandi, se non il primo, pionieri dei coach del tennis. Non è mai stato un giocatore a grandi livelli, ma il suo intuito ed il suo fiuto nello scoprire grandi talenti, è stato ciò che lo ha reso celebre a livello mondiale.
La sua accademia (la “Nick Bollettieri tennis Academy) lo ha visto non solo come fondatore e direttore. La sua carriera, infatti, è iniziata proprio lavorando come direttore in altrettante strutture, a partire dall’hotel “Dorado Beach” di proprietà dei Rockfeller. Qui, Bollettieri, si è occupato delle attività di tennis, ma è stato soltanto nel 1978 che, fondando la sua personale accademia, ha iniziato la sua scalata all’Olimpo del tennis.
La “Nick Bollettieri tennis Academy” si estende su un terreno di circa 600 ettari e conta più di 50 campi da tennis. E, proprio dalla sua accademia, sono passati ed usciti ben 12 assi del tennis mondiale: da Serena Williams, ad Andrè Agassi, da Maria Sharapova a Jim Courier, da Boris Becker a Marcelo Rios, da Venus Williams a Jennifer Capriati. Ma anche Monica Seles, Pete Sampras, Martina Hingis, Jelena Jankovic e le italiane Sara Errani e Raffaella Reggi.
Il suo è stato un tennis rivoluzionario, come in molti lo hanno definito. Una tecnica quale quella del “corri e tira”, diventato oggi uno degli stili di gioco più amati ed utilizzati dai grandi campioni. Bollettieri ha, anche, introdotto, all’interno dell’allenamento, una cura maniacale per la preparazione fisica e per il rispetto della disciplina, quasi fossero tutti all’interno di una caserma dei Marine.
Ma il suo vero prototipo di giocatore ideale è stato Andrè Agassi, il suo vero pupillo. Arrivato nella sua accademia all’età di soli 14 anni e per restarci solo 3 settimane, se ne andrà, invece, dopo ben 9 anni, dopo aver imparato tutto il possibile dai suo grande maestro, da un coach che non tollerava si sbagliasse neanche la minima virgola, come lo stesso Agassi racconterà, poi, nella sua autobiografia.
Anche se lo stesso Bollettieri non è mai stato un giocatore di tennis d’elitè, alla fine, il suo metodo di gioco e la sua idea di tennis hanno visto in lui un vero e proprio campione e maestro.
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