Agli ottavi affronterà il russo Rublev. I precedenti sono di perfetta parità. Nel 2021 Sinner arrivò in finale sul cemento di Miami.
Il suo allenatore ha detto che ci vuole tempo per battere i migliori, ma i risultati arriveranno. Intanto in semifinale potrebbe esserci la rivincita con Alcaraz.
Jannik Sinner avanza all’Open di Miami, in Florida negli Usa. Con la vittoria nella notte italiana per 6-3 6-4 sul bulgaro Grigor Dimitrov, numero 21 del torneo, l’altoatesino è approdato agli ottavi di finale, dove affronterà il russo Andrej Rublev, sesta testa di serie del ranking. La partita si disputerà domani. I precedenti sono in perfetta parità con due vittorie a testa.
Attualmente l’azzurro è al decimo posto virtuale della classifica ATP. Il suo piazzamento più alto mai raggiunto in carriera fino a ora è stato il nono posto conquistato a novembre 2021, a soli 20 anni. I suoi prossimi avversari in tabellone sono già in parte noti. In caso di vittoria agli ottavi, al prossimo turno potrebbe affrontare per la prima volta l’olandese Botic van de Zandschulp oppure il finlandese Emil Ruusuvuori, già sconfitto in 4 occasioni. In semifinale è molto probabile che ci andrà il numero 1 al mondo, ossia Carlos Alcaraz.
Lo spagnolo e l’azzurro si sono incontrati già sei volte. L’ultima in ordine di tempo è stata a Indian Wells, dove in semifinale ha prevalso il primo sul secondo. Alcaraz ha poi vinto il torneo. Nel complesso, considerando tutti gli incontri tra i due, a essere avanti per 4 a 2 è il 19enne murciano.
Ad ogni modo, il dato più significativo, tuttavia, è che il Masters 1000 mette appunto in palio moltissimi punti. In caso di vittoria, difficile ma non impossibile, Sinner sarebbe proiettato direttamente al sesto posto virtuale. Un progresso significativo nella carriera del giovane tennista, considerando anche che il 20 marzo si trovava all’undicesimo posto.
A oggi Sinner non ha ancora mai vinto un torneo da mille punti. Nel 2021 arrivò in finale per la prima volta proprio sul cemento outdoor di Miami. In quell’occasione, però, a avere la meglio era stato il polacco Hubert Hurkacz per due set a zero.
Uno dei due allenatori di Sinner, Darren Cahill, non fa mistero di avere grandi ambizioni e importanti obiettivi in mente per il suo pupillo. In un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, il coach ha detto: “Prima del mio arrivo (giugno 2022, ndr) era già un grande giocatore, già da top ten: ha armi incredibili, è stato incredibilmente ben allenato. Quindi penso che vadano guardate le sue partite contro i migliori e capire cosa lo trattiene dal batterli. Una volta riconosciute quelle cose, ci vai a lavorare su. Ma non succede tutto subito, hai bisogno di tempo, magari un paio d’anni e molte situazioni di partita”. Secondo lui, inoltre, “un buon successo è in arrivo“.
Cahill ha lasciato intendere che, avendo quasi sempre allenato numeri 1, vedi Hewitt, Agassi e Halep, ha accettato di lavorare nel team dell’altoatesino perché crede che anche lui possa arrivare al vertice.
Secondo Holger Rune, fortissimo tennista danese di soli 19 anni che ha già battuto in finale Novak Djokovic all’Open di Parigi, il futuro è suo e dei colleghi Alcaraz e Sinner, che li vede in top 3 insieme a lui.
Che sia dunque di buon auspicio per il futuro. Intanto il presente di Sinner è già molto positivo, avendo vinto 18 partite in stagione.
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