Il capo delle Nazioni Unite Guterres ha recentemente inserito i gruppi armati militari e alleati della Russia nella loro “lista della vergogna” per aver ucciso e mutilato di centinaia di bambini nella guerra contro l’Ucraina. La tensione è emersa però tra le organizzazioni per i diritti umani che hanno criticato la decisione delle Nazioni Unite di escludere le forze israeliane dalla lista, nonostante sia stato appurato che oltre 40 bambini palestinesi lo scorso anno sono rimasti uccisi e ciò sembra però, secondo attivisti ed esponenti palestinesi, non avere la stessa importanza.
Secondo i rapporti divulgati delle organizzazioni per i diritti umani, molte delle vittime palestinesi erano innocenti e non coinvolte in alcuna attività ostile, semplicemente cittadini che si trovavano nel posto sbagliato. Le associazioni umanitarie hanno chiesto, ripetutamente, che Israele fosse aggiunto alla lista nera delle Nazioni Unite, ma finora le loro richieste sono state ignorate.
La decisione del capo delle Nazioni Unite Guterres di escludere Israele dalla lista nera ha suscitato indignazione tra molti attivisti per i diritti umani e ha sollevato interrogativi sulla neutralità dell’organizzazione.
Molti sostengono che l’esclusione di Israele dalla lista nera sia da considerare una gravissima ingiustizia nei confronti delle vittime palestinesi e delle loro famiglie. Ma, soprattutto, vedono dietro a questa decisone una scelta strategica e dettata da interesse più che ponderata e giusta. Questo evento solleva interrogativi sulla neutralità dell’organizzazione e sulla sua capacità di proteggere i diritti umani in tutto il mondo.
L’ambasciatore palestinese presso le Nazioni Unite Riyad Mansour ha definito la decisione del segretario generale Antonio Guterres di escludere Israele dalla “lista della vergogna” delle Nazioni Unite come un “grosso errore“. La scelta del segretario generale è stata presa nel rapporto annuale delle Nazioni Unite sul trattamento dei bambini nelle zone di conflitto, distribuito giovedì ai membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Nel rapporto, Guterres ha espresso la sua preoccupazione per il numero elevato di gravi violazioni contro i bambini in Ucraina nel 2022. Stando a quanto riferito dai giornali internazionali, che hanno potuto vedere in prima persona il report, emerge chiaramente che 477 bambini sono stati uccisi in Ucraina durante il 2022 dei quali 136 sono stati attribuiti direttamente a Mosca.
La decisione di escludere Israele dalla lista nera delle Nazioni Unite ha quindi sollevato preoccupazioni tra molte organizzazioni per i diritti umani, che hanno sottolineato l’importanza di proteggere i bambini nelle zone di conflitto. La comunità internazionale ha il dovere di garantire che i responsabili di atti di violenza contro i bambini siano chiamati a rispondere delle loro azioni.
Questo anche a seguito del fatto che, durante la settimana scorsa, sono stati colpiti giovanissimi palestinesi da parte delle forze di sicurezza israeliane tra cui un ragazzino di 15 anni.
Il rapporto dell’ONU sul trattamento dei bambini nelle zone di conflitto ha rivelato che le forze armate ucraine erano responsabili dell’uccisione di 80 bambini, mentre nessuna delle due parti in guerra poteva essere incolpata con certezza per la morte dei restanti bambini. Il rapporto ha indicato che i bambini sono stati per lo più uccisi da attacchi aerei.
Inoltre, il rapporto delle Nazioni Unite ha confermato che le forze russe e i gruppi affiliati hanno mutilato 518 bambini in Ucraina e hanno attaccato 480 scuole e ospedali. Emerge anche che l’esercito russo ha utilizzato come scudo umano 91 bambini. Sembrerebbe che le truppe di Kiev, in base alle informazioni emerse, abbiano colpito 175 bambini e attuato 212 attacchi contro scuole e ospedali. Nonostante ciò, viene sottolineato, che le forze armate ucraine non sono state inserite nell’elenco delle Nazioni Unite.
Il capo delle Nazioni Unite ha inoltre espresso la sua profonda preoccupazione per il numero di bambini palestinesi uccisi nel 2022 dalle forze israeliane. Secondo il rapporto, 42 bambini palestinesi sono stati uccisi e 933 feriti dalle forze israeliane, mentre nel 2021 le forze israeliane hanno ucciso 78 bambini palestinesi. Nonostante ciò, Israele non è mai stato incluso nella lista delle Nazioni Unite dei paesi che hanno ucciso bambini.
Questo rapporto Onu solleva importanti preoccupazioni sulla protezione dei bambini nelle zone di conflitto e sulla necessità di garantire che i responsabili di atti di violenza contro i bambini siano chiamati a rispondere delle loro azioni.
Guterres ha condiviso il rapporto annuale delle Nazioni Unite sul trattamento dei bambini nelle zone di conflitto, in cui ha espresso la sua timore per l’elevato numero di gravi violazioni contro i minoro in Ucraina nel 2022 ma, secondo molti gruppi per i diritti umani, non ha avuto la stessa considerazione. Il report ha rivelato che le forze ucraine sono responsabili dell’uccisione di 80 bambini, mentre nessuna delle due parti in guerra poteva essere incolpata con certezza per la morte dei restanti bambini.
Il rapporto ha anche confermato che le forze russe e i gruppi affiliati hanno mutilato 518 bambini in Ucraina e hanno attaccato 480 scuole e ospedali. Le forze armate russe hanno anche usato 91 bambini come scudi umani. D’altra parte, le forze armate ucraine hanno mutilato 175 bambini e compiuto 212 attacchi contro scuole e ospedali. Tuttavia, le forze armate ucraine non sono state inserite nell’elenco delle Nazioni Unite.
Il rapporto delle Nazioni Unite ha anche rivelato la preoccupazione per il numero di bambini palestinesi uccisi dalle forze israeliane nel 2022. Secondo il rapporto, 42 bambini palestinesi sono stati uccisi e 933 feriti dalle forze israeliane, mentre nel 2021 le forze israeliane hanno ucciso 78 bambini palestinesi.
Nonostante ciò, Guterres ha notato una “significativa diminuzione del numero di bambini uccisi dalle forze israeliane, compresi gli attacchi aerei” lo scorso anno, rispetto al rapporto precedente. Ma molte organizzazioni per i diritti umani hanno criticato la decisione di Guterres di escludere Israele dalla lista nera delle Nazioni Unite per l’uccisione e la mutilazione di bambini palestinesi.
Il gruppo per la difesa dei diritti dei bambini Human Rights Watch ha accolto con favore la decisione delle Nazioni Unite di nominare le forze russe, ma ha espresso dissenso per la scelta di Guterres di non inserire Israele nella lista della vergogna.
Jo Becker, direttore del gruppo, ha riferito in merito che: “La sua riluttanza, anno dopo anno, a ritenere le forze israeliane responsabili delle loro gravi violazioni contro i bambini si è ritorta contro, incoraggiando solo le forze israeliane a usare la forza illegale e letale contro i bambini palestinesi”.
Secondo Mansour, ambasciatore palestinese alle Nazioni Unite, la decisione di non includere Israele nella lista delle Nazioni Unite è stata deludente per il popolo palestinese e per i bambini palestinesi.
Mansour ha criticato inoltre il Segretario Generale per non aver incluso il governo israeliano attuale, che, secondo lui, è il più estremo e carico di elementi fascisti.
La List of Shame è stata oggetto di controversie, con diplomatici e fonti giornalistiche citate anche da Al Jazeera, che affermano che l’Arabia Saudita e Israele hanno esercitato pressioni per rimanere fuori dalla lista della vergogna. Nel 2020, una coalizione militare guidata dai sauditi è stata rimossa dalla lista diversi anni dopo essere stata citata per la prima volta per aver ucciso e ferito bambini nello Yemen.
Secondo James Bays, editore diplomatico di Al Jazeera, l’inclusione della Russia nella lista nera segna la prima volta che un membro permanente del Consiglio di sicurezza è stato inserito in quella lista. Ma nonostante ciò, il rapporto delle Nazioni Unite è ancora controverso, in parte a causa dell’assenza di Israele nella lista nonostante il fatto che abbia ucciso 42 bambini nel 2022.
Bays ha osservato che la guerra di Israele a Gaza nel 2021 è durata 11 giorni, mentre la guerra nell’agosto 2022 è durata solo tre giorni, ma ha anche sottolineato che Israele sta ancora uccidendo molti bambini.
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