Continuano le tensioni in ambito europeo sulla questione migranti. Cosa dicono gli accordi internazionali e le regole europee sui soccorsi in mare.
“Il diritto internazionale del mare“, un insieme di accordi tra gli stati dove si regolano comportamenti e convenzioni. Dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul mare agli accordi di Dublino, modificati l’ultima volta nel 2013. Intanto proseguono le tensioni tra Francia e Italia.
Migranti, continuano le tensioni tra Italia e Francia: la proposta della Commissione Ue
C’è chi parla di prima gaffe diplomatica del nuovo governo. Roma e Parigi ai ferri corti, titola la stampa internazionale, tra qualche timido sostegno a Giorgia Meloni e un’Ue che promette mediazione ma che probabilmente si limiterà come un arbitro di boxe a dividere i due pugili avvinghiati.
La Commissione Ue ha chiesto una riunione straordinaria ai due ministri degli Interni, con un Matteo Piantedosi che aveva assicurato di aver rispettato le regole europee, per trattare il tema dello scontro. Lo ha riferito il vicepresidente Margaritis Schinas, che spiega le prossime mosse di Bruxelles parlando di un’elaborazione di un piano di emergenza.
In ogni caso rimangono avvinghiate Francia e Italia, dopo che la nave Ocean Viking è approdata a Tolone, piuttosto che nei nostri porti. Ma è vero quanto affermato da Piantedosi? L’Italia sta veramente rispettando le regole europee?
Andiamo a vedere nel dettaglio i trattati più importanti, tra la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (Unclos) del 1982 e il Regolamento di Dublino del 2013.
Migranti, gli accordi internazionali
Il diritto internazionale riguardante i salvataggi in mare, prevede principalmente due documenti. Si tratta di una Convenzione delle Nazioni Unite Unclos del 1982, e il regolamento di Dublino aggiornato l’ultima volta nel 2013 e risalente al 1990 (con prima entrata in vigore nel 1997).
E ancora si aggiungono il Solas, del 1974 per la salvaguardia di vite umane in mare, e il trattato di Londra del 1989 per l’assistenza, la convenzione Salvage.
Ma è Dublino il trattato di riferimento, che tende a regolamentare i controlli delle frontiere, in vigore appunto dal ’97 con due revisioni effettuate negli anni, 2003 e 2013. Nel documento si definiscono i criteri con i quali uno Stato membro debba prendere in esame una richiesta di protezione internazionale da parte di un cittadino di un paese terzo.
Tornando alla crisi Italia-Francia, i transalpini hanno annunciato la sospensione dell’accordo tra 23 paesi sulla redistribuzione. Un accordo preso in maniera volontaria, dunque che non impone alcun obbligo a chi lo ha in passato sottoscritto.
Per quanto riguarda i soccorsi, la convenzione Unclos delle Nazioni Unite tende a regolamentare con un regime di leggi e ordinamenti i mari e gli oceani, per stabilire delle norme su usi e risorse con specifico accenno agli obblighi di soccorso in mare nell’articolo 98.